Un libro di Maria Teresa Giusti sui rapporti tra l’Italia fascista e la Russia comunista

12.04.2023

Il libro di Maria Teresa Giusti, "Relazioni pericolose" (il Mulino, 360 pagine, 32 Euro), racconta i rapporti – come recita il sottotitolo – tra "Italia fascista e Russia comunista". Quali furono i rapporti che legarono l'Unione sovietica e l'Italia fascista tra il 1924 e il 1941, anno d'inizio della campagna di Russia? A partire da fonti di archivio russe e italiane, Maria Teresa Giusti ricostruisce la storia poco conosciuta di queste relazioni, nell'intrecciarsi delle direttrici economiche e geopolitiche impostate dai governi liberali con quelle dettate dall'avvento al potere del fascismo. Mussolini dimostrò da subito interesse per la Russia con l'obiettivo di stipulare accordi commerciali per ottenere materie prime ed esportare i prodotti dell'industria italiana. Reinserire la Russia sovietica nella comunità internazionale avrebbe, inoltre, garantito un bilanciamento, a vantaggio dell'Italia, dell'influenza britannica e francese nei Balcani e nel Mediterraneo. Tra quanti agevolarono e promossero lo sviluppo di queste «relazioni pericolose» fra due totalitarismi antitetici, ma legati dal comune odio per le democrazie liberali, spiccano le figure iconiche di Italo Balbo, che al termine della trasvolata sul Mediterraneo orientale fu accolto con grandi onori a Odessa, e di Umberto Nobile, che collaborò attivamente allo sviluppo della dirigibilistica sovietica.

Si legge tra l'altro nel libro di Maria Teresa Giusti: "La storia delle relazioni italo-sovietiche negli anni Venti e Trenta, dal 7 febbraio 1924, data del riconoscimento dell'Urss da parte dell'Italia fascista, fino allo scoppio della Seconda guerra mondiale, il 1° settembre 1939, è una storia sorprendente, ricca di aspetti, spunti e suggestioni impensabili che contribuiscono a delineare il quadro di una complessa e rapida trasformazione della situazione internazionale, rivelando elementi poco noti della politica estera italiana e sovietica di quel periodo".

Maria Teresa Giusti insegna Storia sociale e Storia contemporanea nell'Università «Gabriele d'Annunzio» di Chieti-Pescara. Con il Mulino ha pubblicato anche «Una guerra a parte. I militari italiani nei Balcani, 1940-1945» (con E. Aga Rossi, nuova ed. 2017), «La campagna di Russia» (2016; premio Friuli Storia) e «I prigionieri italiani in Russia» (Premio Cherasco-Storia nel 2005, nuova ed. 2019).

D. P.