Un’indagine storica sulla scomparsa di Ettore Majorana nel libro di Roberto Finzi
Il libro di Roberto Finzi, "Ettore Majorana" (Edizioni di Storia e Letteratura, 120 pagine, 14 Euro) è – come recita il sottotitolo – "Un'indagine storica". Nella notte tra il 25 e il 26 marzo 1938 scompare, in circostanze misteriose, il trentunenne fisico catanese Ettore Majorana. Si era laureato con Enrico Fermi ed era uno dei «ragazzi di via Panisperna», il gruppo di giovani scienziati che all'Università di Roma aveva creato i presupposti per il primo reattore nucleare e, in seguito, per la bomba atomica. Suicidio? Fuga in Sudamerica? Una crisi religiosa che ha trovato ascolto e accoglienza tra le mura di un convento? Un esito imprevedibile dell'amletico dubbio – teorico e concretissimo – sul compito, il destino e il limite della scienza? In questa prima rigorosa indagine storica, Roberto Finzi delinea la vicenda della scomparsa del giovane fisico, al quale anche Leonardo Sciascia aveva dedicato un celebre saggio alla metà degli anni Settanta per ricostruire uno dei grandi «gialli» irrisolti del Novecento. "Secondo non pochi indizi concomitanti, Majorana può avere avuto la visione dell'Apocalisse a venire".
Roberto Finzi (1941-2020) ha insegnato Storia economica, Storia del pensiero economico e Storia sociale nelle Università di Bologna, Ferrara e Trieste. Le sue opere sono state pubblicate in Argentina, Belgio, Brasile, Cina, Francia, Gran Bretagna, Giappone, Spagna e Stati Uniti.
Le Edizioni di Storia e Letteratura, dopo oltre ottant'anni di attività, continuano a rappresentare un marchio di riferimento nell'editoria di cultura italiana e internazionale. Il catalogo si impernia sulle scienze umanistiche, spaziando dalla filologia, classica e umanistica, alla storia medievale, moderna e contemporanea; dalle scienze documentarie alla filosofia; dalla storia religiosa alle letterature europee.
M. P.