Protocollo d’intesa tra Arcidiocesi di Capua, Diocesi di Caserta e Soprintendenza Abap

In data 13 febbraio 2025 – riferisce un comunicato stampa – "la Soprintendenza Archeologia belle arti e paesaggio per le province di Caserta e Benevento ha sottoscritto con la Diocesi di Caserta e con l'Arcidiocesi di Capua l'intesa per la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale ecclesiastico, nell'ambito dei numerosi protocolli già sottoscritti con altri Enti religiosi delle province di Caserta e di Benevento.
Nell'Episcopio del Palazzo Arcivescovile di Capua, alla presenza dei rappresentanti degli Istituti coinvolti, hanno preso la parola: Don Fernando Latino per l'Ufficio Tecnico e Beni Culturali Ecclesiastici della Diocesi di Caserta; Monsignor Filippo Melone e Don Francesco Duonnolo per l'Ufficio Tecnico e Beni Culturali Ecclesiastici dell'Arcidiocesi di Capua; il Dirigente delegato alla Soprintendenza Abap per le province di Caserta e Benevento Architetto Mariano Nuzzo e l'Arcivescovo di Capua e Vescovo di Caserta Monsignor Pietro Lagnese.
Nel corso dei lavori, moderati dal Soprintendente Nuzzo, sono stati presentati e delineati gli obiettivi dell'accordo, che puntano a definire strategie comuni di tutela, conservazione e fruizione dei beni della Diocesi di Caserta e dell'Arcidiocesi di Capua, anche attraverso la costituzione di un tavolo permanente di lavoro, composto dai referenti delle parti, che avrà il compito di supervisionare e seguire le specifiche iniziative, di comune interesse, individuate ed emergenti e di definire condizioni e modalità per la loro realizzazione, sempre nel rispetto delle norme vigenti.
Nell'ottica dell'annosa e proficua collaborazione tra i tre Enti, è prevista anche la realizzazione di progetti sociali e di valorizzazione del Patrimonio Culturale Ecclesiastico, attraverso la programmazione e la produzione di attività culturali ed eventi e mediante attività di promozione e di diffusione della conoscenza.
Il Soprintendente Mariano Nuzzo ha dichiarato: "Proseguiamo lungo un percorso condiviso di impegno e di accompagnamento nel percorso di costruzione, a favore del nostro territorio e della memoria storica, un modello virtuoso di collaborazione nel quale il nostro lavoro trova la sua più profonda realizzazione. Gli interventi di restauro e di manutenzione dei luoghi di culto, sia ordinari che straordinari, sono certamente una delle principali azioni cardine per preservare gli edifici con valore storico, artistico, culturale e non solo. All'attività prettamente istituzionale intendiamo aggiungere occasioni di confronto sinergico con la comunità, da un lato, e di crescita per le nuove generazioni dall'altro, stimolando in queste ultime curiosità e consapevolezza, con il coinvolgimento della scuola, che è il luogo dove il patrimonio culturale inizialmente li incontra. Vogliamo che la firma di questo protocollo sia un modello replicabile di buone pratiche e di esempio; la tutela non è solo un dovere istituzionale ma un'opportunità sociale".
Monsignor Pietro Lagnese ha dichiarato: "E' nostra intenzione tutelare la bellezza della nostra eredità come opportunità di riscatto sociale. Ringrazio il Soprintendente che, sin dal suo insediamento, ha dimostrato grande attenzione per il dialogo. L'iniziativa di oggi è sia un punto di arrivo, perché segue un percorso condiviso, e sia di inizio perché prevede una serie di nuovi incontri per raggiungere gli obiettivi prefissati".
La foto che pubblichiamo è di Giovanni Genova.
V. P.