La magia secondo i Greci e i Romani in un libro di Flaminia Beneventano della Corte
Il libro di Flaminia Beneventano della Corte, "I Greci, i Romani e… la magia" (Carocci, 184 pagine, 16 Euro), racconta di rituali di maledizione, filtri d'amore, formule guaritrici, incantesimi venefici, persino statuette "vudù". Il mondo greco e romano ha lasciato testimonianze sorprendenti di pratiche che oggi non esiteremmo a definire magiche. Ma è possibile parlare di magia per l'antichità? A tale domanda risponde il volume, attraverso testi di diverso genere che, in uno scenario carico di sepolcri, animali notturni e latranti, corpi smembrati, erbe velenose, fattucchiere efferate, propongono al lettore uno sguardo sulla vita e sui modelli culturali degli antichi.
Ecco alcuni dei temi trattati nel libro: 1. Origine e definizione della magia, 2. L'arte di sovvertire il mondo, 3. Incantamenti benefici, 4. Incantamenti malevoli, 5. Magia d'amore, 6. Magia di trasformazione divina e umana, 7. La magia e la legge, 8. Sapienti, indovini, sciamani.
L'autrice del libro, Flaminia Beneventano della Corte, è dottore di ricerca in Antropologia del mondo antico all'Università di Siena e insegna al Lorenzo de' Medici International Institute di Firenze, nei dipartimenti di Ancient e Religious Studies di CAMNES (Centre for Ancient Mediterranean and Near Eastern Studies). I suoi interessi di ricerca si concentrano sul tema dell'oratoria nel mondo greco e sul sovrannaturale nell'antichità, argomenti ai quali ha dedicato curatele e diversi contributi scientifici.
M. P.