La Germania e i suoi filosofi tra le due guerre in un libro di Stefano Poggi

27.01.2025

Il libro di Stefano Poggi, "Individuo e destino" (il Mulino, 168 pagine, 17 Euro), racconta – come recita il sottotitolo – "La Germania e i suoi filosofi tra due guerre". Nei primi trent'anni del Novecento la Germania conobbe una stagione filosofica di grande intensità, animata da dibattiti su temi e problemi che ancora oggi, a un secolo ormai di distanza, conservano la loro attualità nell'intreccio con le arti, la teoria politica, il pensiero religioso, la riflessione teologica. Chiamando in causa molti dei protagonisti di quella stagione – pensatori quali Simmel, Lukács, Spengler, fino a Löwith, Jaspers, Adorno, Heidegger, ma anche personalità come Mann, Benjamin, Rosenzweig e Jünger – il libro concentra lo sguardo su una questione che li accomuna. Una questione paradigmatica, un interrogativo dal fascino ambiguo: il tema del fato, del destino, segnato nell'individuo dalla consapevolezza dell'oscurità del futuro. Un futuro che nella Germania tra le due guerre incombe non solo sulla nazione sconfitta, ma sull'intera civiltà dell'Occidente.

Ecco i temi trattati nel volume. I. La colpa, la tragedia, la storia: 1. Simmel: la soglia del destino. 2. Simmel e Schopenhauer: la colpa di essere venuto al mondo. 3. Dilthey e Hegel: la legge, lo spirito, la vita. 4. Dilthey: la tragedia e l'eroe. 5. Lukács e Bloch: la tragedia e la storia. - II. Il tempo, il fato, l'Occidente: 1. Spengler: le forme e le leggi della storia. 2. Spengler: la maschera cosmica della causalità. 3. Spengler: la tragedia degli antichi e la tragedia dei moderni. 4. Spengler: Nietzsche e la volontà di potenza. 5. Mann e Klages: per Nietzsche contro Spengler. 6. Spengler e i suoi critici: una metafisica del futuro. 7. Otto e Kierkegaard: il profondo dell'anima contro la filosofia della storia. - III. L'angoscia e la vertigine della libertà: 1. Kierkegaard: il concetto dell'angoscia. 2. Kierkegaard: la contraddizione della colpa. 3. Kierkegaard e Jaspers: il genio e le situazioni limite. 4. Kierkegaard e Jaspers: il demoniaco. - IV. Rivelazione e redenzione: 1. Rosenzweig: il giusto tempo della grazia e della redenzione. 2. Rosenzweig: il volto divino e il daimon. 3. Benjamin: il demoniaco dell'esistenza umana. 4. Benjamin: la colpa, la legge, l'espiazione. 5. Otto e Tillich: il numinoso e l'oscuro fondamento del bene e del male. 6. Tillich: la pienezza dei tempi. 7. Tillich e Hirsch: l'idealismo e il destino della Germania. 8. Tillich, Hirsch, Barth: la rinascita kierkegaardiana. - V. Le cose ultime, l'esserci e l'eterno ritorno dell'eguale: 1. Barth e Bultmann: teologia dialettica, mistica, escatologia. 2. Heidegger: l'esserci, la colpa, l'attimo. 3. Misch, Löwith, Bäumler: l'individuo e la volontà di potenza. 4. Löwith: la duplice volontà dell'amor fati. 5. Jaspers: Nietzsche, l'ora e l'eternità. - VI. Il tragico fascino del necessario: 1. Jünger: l'essenza del necessario. 2. Schmitt, Löwith, Tillich: la politica è il destino. 3. Adorno e Kierkegaard: la trasparenza della coscienza e il demoniaco. 4. Heidegger e Lipps: l'attimo della decisione. 5. Lipps e Gehlen: le situazioni, l'individuo, la comunità. 6. Benn e Becker: l'arte, il potere, il nuovo Reich. 7. Gehlen e Rosenberg: la disciplina e la razza. 8. Lipps e Heidegger: la guerra e il dovere. 9. Heidegger: il popolo tedesco e il suo destino.

L'autore del libro, Stefano Poggi, ha insegnato Storia della filosofia nell'Università di Firenze. Fra i libri pubblicati con il Mulino ricordiamo «Il genio e l'unità della natura. La scienza della Germania romantica 1780-1830» (2000), «L'anima e il cristallo. Alle radici dell'arte astratta» (2014) e «Il colore e l'ombra. La trasparenza da Aristotele a Cézanne» (2019).

D. P.