In un libro la riflessione di Ernst Jünger e Carl Schmitt su Oriente e Occidente

24.01.2023

"Il nodo di Gordio" (Adelphi, 238 pagine, 14 Euro, a cura di Giovanni Gurisatti) è un libro che mette a confronto due straordinarie personalità del Novecento, Ernst Jünger e Carl Schmitt. Al centro della loro riflessione il rapporto tra Oriente e Occidente. «Questo incontro», scrive Ernst Jünger in apertura del suo "Nodo di Gordio", non soltanto occupa una posizione di primo piano fra gli avvenimenti mondiali, ma «rivendica di per sé un'importanza capitale. Fornisce il filo conduttore della Storia». Un incontro, tuttavia, che nella storia si è spesso trasformato in scontro: «Con tensione sempre rinnovata i popoli salgono sull'antico palcoscenico e recitano l'antico copione. Il nostro sguardo si fissa soprattutto sul fulgore delle armi che domina la scena ». Sono pagine apparse per la prima volta nel 1953, ma sembrano scritte oggi - mentre divampa più che mai la lotta planetaria tra l'Occidente globale liberaldemocratico e l'Oriente dello Stato totale. Ma per Jünger il nodo Oriente-Occidente è una polarità elementare, archetipica, simbolica, che contrassegna in modo costante l'umanità intera nella sua sostanza, e ogni singolo uomo nella sua anima. È l'opposizione tra mythos ed ethos, potere tellurico e luce, dispotismo e libertà, arbitrio e diritto. Una visione che non poteva trovare perfettamente concorde l'amico Carl Schmitt, che due anni dopo l'uscita del Nodo di Gordio replica con uno scritto in cui a quell'archetipica polarità sostituisce la contrapposizione fra terra e mare: da una parte il mondo continentale dell'Oriente (Russia e Asia, ovvero il nomos), dall'altra il mondo marittimo dell'Occidente (Inghilterra e America, ovvero la techne). Nel mezzo, l'Europa. E i due ritroveranno un'intesa nel prefigurarla quale «centro di gravità», capace di favorire, come Terza Forza, «l'unità del pianeta».

"Il nodo di Gordio" di Ernst Jünger è stato tradotto da Giovanni Gurisatti e Alessandro Stavru. Questo prezioso volume è suddiviso in tre parti: 1) Ernst Jünger, "Il nodo di Gordio"; Carl Schmitt, "La struttura storica dell'attuale contrapposizione planetaria tra Oriente e Occidente. Note sullo scritto di Ernst Jünger 'Il nodo di Gordio'"; "L'Europa possibile di Jünger e Schmitt" di Giovanni Gurisatti.

Eccco un passo dello scritto di Ernst Jünger: "Per dimostrare che lo spirito libero domina il mondo si paga il prezzo più alto. Questa è la prova che dev'essere superata nel sacrificio. Con essa bisogna mostrare che il libero governo è superiore ai dispotismi, che i liberi combattenti pesano più delle masse, che le loro armi sono meglio congegnate e di più lunga gittata. Si arriva così ai momenti di svolta, nei quali gli spiriti si gettano nella mischia. Eserciti immensi vengono affrontati, incalzati nelle valli, nelle sacche, nelle gole, ricacciati nei mari o negli stretti. I superstiti fuggono, i loro capi si danno la morte in foreste e deserti, vengono assassinati, come Dario alle Porte Caspie, o risparmiati dal Kismet, per essere giustiziati in capitali lontane".

D. P.