Entrare nel cuore spietato di un serial killer con un romanzo di James Ellroy

23.04.2025

"L'angelo del silenzio" di James Ellroy (Einaudi, 328 pagine, 14 Euro, traduzione di Stefano Bortolussi) è un romanzo sconvolgente che a ogni pagina ci fa chiedere con paura: «Siamo noi il Male Assoluto?». Martin Plunkett possiede un'anima nera che conosce un solo piacere: procurare alle sue vittime una morte lenta e dolorosa. Da anni percorre l'America seguendo rotte casuali alla caccia di coppie da massacrare e mutilare. I media gli hanno affibbiato vari soprannomi, ma il vero nome di Martin Plunkett è Morte. La sua mente brillante e contorta è un luogo orribile da esplorare, mentre la sua follia riflette quella di un'intera nazione. L'assassino è in viaggio. E non c'è nessun posto dove nascondersi. Coinvolgente e terrificante al tempo stesso, L'angelo del silenzio entra nel cuore spietato di un serial killer in un modo e con uno stile che sono propri di James Ellroy. «The Austin Chronicle»: «I suoi personaggi sono tratteggiati con un'onestà e una convinzione che a volte risultano inquietanti, ma mai sprezzanti».

L'autore del romanzo, James Ellroy, è una delle voci più originali e potenti della letteratura americana contemporanea. Einaudi sta ripubblicando tutte le sue opere, tra cui Prega detective, la tetralogia di Los Angeles (Dalia Nera, Il grande nulla, L. A. Confidential e White Jazz), la trilogia «Underworld Usa» (American Tabloid, Sei pezzi da mille e Il sangue è randagio) e la trilogia di Lloyd Hopkins (Le strade dell'innocenza, Perché la notte e La collina dei suicidi). Per Einaudi Stile Libero sono usciti anche Ricatto, Cronaca nera, Panico, Gli incantatori e L'angelo del silenzio, oltre a Perfidia e Questa tempesta, i primi due capitoli di una nuova tetralogia dedicata a L.A.

A. P.