Donne e dee del Mediterraneo antico nel libro di Paola Angeli Bernardini

11.07.2022

La comprensione della storia, della cultura e delle società dell'antico Mediterraneo non può essere completa senza la conoscenza della dimensione femminile e del ruolo delle donne. Una componente essenziale. Non di poco conto, come erroneamente si credeva fino a qualche decennio fa a causa della predominante e forte incidenza dell'elemento maschile. Il mito di Odisseo tramanda una differenziazione netta dei ruoli di genere tra l'eroe-viaggiatore maschile e Penelope moglie fedele, impegnata a governare la casa, che attende il ritorno del marito; ma tale stereotipo mitico, nella realtà, non traccia un quadro storico-culturale determinato e statico.

Il libro di Paola Angeli Bernardini, "Donne e dee nel Mediterraneo antico" (il Mulino, 206 pagine, 15 Euro), fornisce una panoramica sul Mare Nostrum mostrando quanto esso sia stato un dinamico crocevia di incontri tra persone e culture, un deposito di racconti, un luogo di scoperte, di violenze e di prodigi che ha sempre visto le donne presenti e partecipi. Un Mediterraneo popolato da dee e regine, da nutrici, da schiave e prostitute. Diverse tradizioni consegnano le immagini di eroine impegnate a solcare i mari o protagoniste di storie intense, spesso amorose: donne concupite dagli dèi e dagli uomini, vittime di rapimenti e di soprusi. Rappresentate mentre nuotano o in groppa a delfini nel tentativo di fuggire attraverso le acque; protagoniste di racconti mitici in cui vengono inseguite e stuprate, ma anche protette e difese. Le donne dell'antico Mediterraneo andavano incontro a destini movimentati, come quelli di Io e di Europa, progenitrici di discendenze illustri. Oppure erano costrette con la forza da malviventi e pirati a salire su un'imbarcazione per affrontare una sorte carica di incognite e di rischi.

In ogni caso il rapporto tra universo femminile e mare era talmente profondo da passare dalla dimensione del mito a quella del racconto e della tradizione folklorica. Paola Angeli Bernardini, professore emerito dell'Università di Urbino, dove ha insegnato letteratura greca, con il suo libro traccia una utile e agile mappa per quanti vogliano orientarsi in un campo ampio e poco conosciuto. Una guida - per quanti si avvicinano all'argomento - capace di condurre al cospetto di affascinanti figure come la dea Iside e la maga Circe; di raccontare le complesse vicende di Elena e Paride, Medea e Giasone, Didone ed Enea. Un viaggio nel mito, nella religione, nelle credenze, ma anche nella realtà quotidiana, in luoghi noti o che restano ancora oggi misteriosi. Storie di donne divine o mortali, di regine e di schiave, di guerriere e di navigatrici, che permettono di guardare in modo nuovo alla dimensione femminile nell'antichità mediterranea.

Massimiliano Palmesano