Christian Greco racconta la scoperta archeologica che ha cambiato il mondo

22.07.2023

Il direttore del Museo Egizio di Torino, Christian Greco, racconta la scoperta archeologica che ha cambiato il mondo nel libro "Alla ricerca di Tutankhamun" (Franco Cosimo Panini Editore, 256 pagine, 24 Euro). "Man mano che i miei occhi si abituavano alla luce, i dettagli della stanza emergevano dall'oscurità: strani animali, statue e oro. Non avremmo mai sognato nulla del genere: una stanza – ma sembrava un intero museo – piena di oggetti": quando nel novembre del 1922 Howard Carter entra nella tomba del faraone Tutankhamun, la soglia che varca non è solo fisica. Grazie a quella scoperta, che annulla la distanza temporale tra l'antico Egitto e l'epoca delle missioni archeologiche, il nome di Tutankhamun torna infatti a essere pronunciato dopo tremila anni. Avverando, nei fatti, le credenze religiose sulla base delle quali fu concepita, la tomba di Tutankhamun ha garantito al faraone una seconda vita, come simbolo dell'intera civiltà egizia. Ma come è stato possibile? Christian Greco conduce i lettori in un viaggio che inizia con la riforma religiosa del faraone "eretico" Akhenaten ed esplora i grandi misteri legati a Tutankhamun – dalla sua ascendenza alle cause della morte – fino a indagare l'impatto che i favolosi oggetti ritrovati nella tomba hanno avuto sull'immaginario contemporaneo. Al centro, le incredibili vicende che hanno portato Howard Carter al ritrovamento della tomba, il lavoro archeologico grazie al quale gli oggetti diventano reperti, il ruolo dei mass-media e della politica, l'impatto che Tutankhamun ha avuto su tutto il Novecento.

Nato nel 1975 ad Arzignano (VI), Christian Greco è Direttore del Museo Egizio dal 2014. Formatosi principalmente in Olanda, è un egittologo con una grande esperienza in ambito museale: ha curato moltissimi progetti espositivi e di curatela in Olanda (Rijksmuseum van Oudheden, Leiden; Kunsthal, Rotterdam; Teylers Museum, Haarlem), Giappone (per i musei di Okinawa, Fukushima, Takasaki, Okayama), Finlandia (Vapriikki Museum, Tampere), Spagna (La Caixa Foundation) e Scozia (National Museum of Scotland, Edimburgh). Alla direzione del Museo Egizio ha sviluppato importanti collaborazioni internazionali con musei, università ed istituti di ricerca di tutto il mondo. La sua forte passione per l'insegnamento lo vede coinvolto nel programma dei corsi dell'Università di Torino, di Pisa, di Napoli, della Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e della New York University di Abu Dhabi con corsi di cultura materiale dell'antico Egitto e di museologia. Il lavoro in campo archeologico è particolarmente importante: è stato membro dell'Epigraphic Survey of the Oriental Institute of the University of Chicago a Luxor e, dal 2015, è co-direttore della missione archeologica italo-olandese a Saqqara. Al suo attivo ha molteplici pubblicazioni divulgative e scientifiche in diverse lingue e numerose partecipazioni a convegni internazionali di egittologia e di museologia come keynote speaker.

D. P.