Buddhismo tibetano: “La magia del Vajrayāna” in un libro di Ken McLeod

Il libro di Ken McLeod, "La magia del Vajrayāna" (Ubaldini Editore, 256 pagine, 24 Euro, traduzione di Marco Passavanti), racconta che le forme, le pratiche e i rituali del Vajrayāna, il 'sentiero di diamante' del buddhismo tibetano, hanno avuto origine dai culti religiosi e magici dell'India antica e poi del Tibet, dove sono stati trasmessi di generazione in generazione nel corso di più di un millennio. In Tibet, il Vajrayāna si è sviluppato con innumerevoli lignaggi e tradizioni, ciascuna con le proprie iniziazioni, testi di pratica, commenti, trattati filosofici e rituali. Basandosi sulla sua lunga esperienza di praticante e insegnante, l'autore descrive dettagliatamente, nelle fasi progressive, le pratiche più importanti e complesse della tradizione vajrayāna, con un linguaggio semplice ed evocativo, che mantiene lo stile dell'istruzione diretta da maestro a discepolo.
Si legge tra l'altro nel libro: "Circa duemila e cinquecento anni fa un giovane principe di un piccolo regno dell'India settentrionale intraprese una ricerca spirituale per scoprire come vivere in pace in una vita condizionata da vecchiaia, malattia e morte. Abbandonò tutto: la famiglia, la posizione sociale e ogni forma di successo convenzionale. Dopo un lungo addestramento e attraverso numerose difficoltà trovò finalmente una via. Ciò che comprese e che trasmise a chi venne a chiedergli consiglio diede origine a quel complesso di religioni che oggi conosciamo con il nome di buddhismo. Quando cercai di dare una risposta ai miei interrogativi di natura spirituale, fui attratto da questo metodo pragmatico. Mi ritrovai, più per caso che per scelta, a studiare e praticare all'interno della tradizione tibetana invece che in quella zen o theravāda. Nell'ambito del buddhismo tibetano incontrai il Vajrayāna ed entrai in un mondo di cui ignoravo l'esistenza, dove la magia era ed è ancora largamente praticata e costituisce il cammino verso la comprensione spirituale. Questo libro tratta la magia del Vajrayāna e la sua pratica. Riguarda anche l'arrivare a vedere, a sperimentare e a conoscere la vita in modo diretto, liberi dalla mediazione della mente concettuale. In altre parole, riguarda un cammino mistico, il cammino mistico del Vajrayāna".
D. P.