Al Teatro Gobetti di Torino torna in scena “Novecento” di Alessandro Baricco
Martedì 1° ottobre 2024, in apertura della programmazione del Teatro Gobetti di Torino, andrà in scena – riferisce un comunicato stampa - "Novecento" di Alessandro Baricco, con la regia di Gabriele Vacis, a trent'anni dal debutto del celebre monologo e a due anni di distanza dalla scomparsa di Eugenio Allegri, suo storico interprete. Una lettura corale che vedrà in scena Lucia Corna, Pietro Maccabei, Letizia Russo, Lorenzo Tombesi, Gabriele Valchera e Gabriele Vacis. La scenofonia e gli ambienti sono di Roberto Tarasco, il suono di Riccardo Di Gianni. Lo spettacolo, prodotto dal Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale in collaborazione con con PoEM Impresa Sociale – Potenziali Evocati Multimediali, sarà replicato per la Stagione in abbonamento dello Stabile fino a domenica 13 ottobre".
Il comunicato così prosegue: "Novecento" debutta ad Asti nell'estate del 1994, scritto da Alessandro Baricco per un attore, Eugenio Allegri, e per un regista, Gabriele Vacis. Da allora, come tutte le migliori storie, "Novecento" ha preso a camminare da solo sulle sue gambe e si è trasfigurato ora in un film, ora in una canzone, una volta persino in un fumetto di Topolino. Da quell'estate e per il resto della vita Eugenio Allegri non ha mai smesso di prestargli la voce e il cuore e lo ha accompagnato con lo stesso amore della prima volta per i teatri di tutta Europa. «Qualche mese prima di andarsene – dichiara la compagnia – era in scena a Torino, nella sala di Alfateatro, e noi, giovani attori di PoEM, eravamo seduti a guardare uno spettacolo che era anche leggenda, freschi di diploma, felici e completamente ignari del fatto che stessimo assistendo ad una delle ultime esibizioni di Eugenio, nostro maestro. Trent'anni dopo il debutto del monologo e a due anni di distanza dalla sua scomparsa, diretti da Gabriele Vacis, porteremo in scena una lettura corale di Novecento, arricchita di ricordi e racconti di questo spettacolo che ha fatto la storia del teatro italiano»".
La foto che pubblichiamo è di Luigi De Palma.
E. P.