Al Teatro Astra di Torino “La vegetariana”, regia di Daria Deflorian

27.01.2025

Dal 28 gennaio al 2 febbraio 2025 al Teatro Astra di Torino – riferisce un comunicato stampa – è in programma "La vegetariana" di Daria Deflorian. Il progetto è l'adattamento per il teatro del romanzo della scrittrice sudcoreana Han Kang, premio Nobel per la Letteratura 2024. "La vegetariana" è stato il libro che l'ha fatta conoscere nel 2016 nel nostro Paese e che le era già valso il Man Booker International Prize nello stesso anno.

La vicenda è quella di Yeong-hye che è, nelle parole di suo marito che aprono il primo capitolo, una donna "del tutto insignificante". È una casalinga diligente, una moglie ragionevolmente attenta, una giovane non del tutto infelice, ma senza nessuna grande passione. Suo marito, il signor Cheong, è un impiegato mediocre, non molto ambizioso, leggermente disilluso dalla sua vita, ma non in modo drammatico. Il tempo scorre e i due continuano a vivere la loro vita ordinaria, ma la loro normalità è più fragile di quanto si rendano conto. Le cose cominciano a incrinarsi il giorno in cui Yeong-hye butta a tutta la carne dal congelatore e annuncia che d'ora in poi diventerà vegetariana. L'unica spiegazione che dà al marito è: "Ho fatto un sogno". Questa storia in tre atti dopo aver raccontato la decisione di Yeong-hye e la reazione della sua famiglia si concentra nella seconda parte sul cognato, un artista senza successo che diventa ossessionato dal suo corpo, e infine, nella terza, ci mostra la sorella In-hye, manager di un negozio di cosmetici, che cerca di trovare il modo di affrontare le conseguenze dei vari disastri familiari in corso. È un testo sensuale, provocatorio e violento, ricco di immagini potenti, colori sorprendenti e domande inquietanti. Mentre la protagonista cambia, anche la lingua del libro cambia, dalla irritazione sconcertata della narrazione in prima persona del marito nella prima parte alla prosa misurata del mondo della sorella, dalla narrativa densa e sanguinosa dei sogni di Yeong-hye alle descrizioni vivide di corpi dipinti con fiori che stanno sbocciando o sfiorendo nel capitolo dedicato al cognato. Frase dopo frase, La vegetariana è un'esperienza straordinaria.

Sottolinea Daria Deflorian: "Se per fantasma intendiamo qualcosa, qualcuno, che improvvisamente sfugge alle forme, alla comprensione, si dissolve, cambia, allora nel romanzo di Han Kang, il fantasma è lei, è questa donna qualunque, normale, che improvvisamente, prima smette di mangiare carne e poi, via, via, rinuncia a tutto. Dice "questo non è più necessario", "anche parlare non sarà più necessario".

Han Kang, a proposito de "La vegetariana"; "Mi piace lasciare uno spazio vuoto al centro delle mie storie. La protagonista è sempre vista dagli altri (…) questo fatto la rende soggetta a continui malintesi, anche da parte del lettore. Tutti gli sguardi in contrasto tra loro falliscono quando vogliono dirci la verità su qualcuno o qualcosa".

Crediti - scene dal romanzo di Han Kang, adattamento del testo Daria Deflorian, Francesca Marciano; co-creazione e interpretazione Daria Deflorian, Paolo Musio, Monica Piseddu, Gabriele Portoghese. Regia Daria Deflorian, aiuto regia Andrea Pizzalis, scene Daniele Spanò, luci Giulia Pastore, suono Emanuele Pontecorvo, costumi Metella Raboni, consulenza artistica nella realizzazione delle scene Lisetta Buccellato, collaborazione al progetto Attilio Scarpellini, consulenza alla drammaturgia Eric Vautrin, direzione tecnica Lorenzo Martinelli con Micol Giovanelli, stagista Blu Silla, per INDEX Valentina Bertolino, Elena de Pascale, Francesco Di Stefano, Silvia Parlani. Una produzione INDEX in coproduzione con Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale; La Fabbrica dell'Attore – Teatro Vascello in corealizzazione con Romaeuropa Festival; TPE – Teatro Piemonte Europa; Triennale Milano Teatro; Odéon–Théâtre de l'Europe; Festival d'Automne à Paris; théâtre Garonne, scène européenne – Toulouse, con la collaborazione di ATCL / Spazio Rossellini; Istituto Culturale Coreano in Italia con il supporto di MiC – Ministero della Cultura - copyright © Han Kang 2007 copyright © Adelphi 2016.

A. P.