Uno spettacolo da non perdere al Teatro Bellini di Napoli: “I parenti terribili” di Jean Cocteau

Recensione teatrale di Irene Antonelli
Uno spettacolo da non perdere, quello in programma al Teatro Bellini di Napoli fino al 2 febbraio 2025, "I parenti terribili" di Jean Cocteau. Considerata la più perfetta opera teatrale di Jean Cocteau, nell'allestimento di cui parliamo è – se possibile – ancora più perfetta, grazie a una regia (Filippo Dini) che non lascia mai niente al caso, un meccanismo di alta precisione di tragedia e commedia nel quale gli interpreti – tutti a loro agio in ruoli non facili – possono dare il meglio di sé. Gli applausi del pubblico sono arrivati anche a scena aperta, più volte.
Filippo Dini, del resto, ha le idee molto chiare su "I parenti terribili": "Jean Cocteau, che pare visse un'infanzia serena e felice, molto amato da una mamma affettuosa, con la quale condivise un amore soavemente puro fino all'ultimo giorno della vita di lei, scrive una commedia terribile, ispirato dalla vicenda familiare di Jean Marais, il famoso attore col quale il poeta ebbe una lunga e meravigliosa storia d'amore, e di intima condivisione professionale e umana. Il poeta, affascinato dalla vicenda di un'altra persona, racconta una storia che non lo riguarda, che non ha vissuto direttamente. E scrive un capolavoro. La vicenda appunto è terribile e perversa...".
Il testo racconta la storia di una famiglia davvero terribile, ma la cui trama è bene che i lettori-spettatori la scoprano dal vivo, per non farsi mancare nulla dei colpi di scena: teatrali, morali, sentimentali, finanche di critica sociale. Si tratta di un tipo di teatro molto tradizionale – come era nelle intenzioni di Jean Cocteau -, costruito secondo regole collaudate e codificate del teatro borghese. E il regista Filippo Dini ha messo in scena con grande mestiere una borghesia chiusa in sé stessa, nelle sue ipocrisie e nelle sue perversioni.
Crediti – "I parenti terribili" di Jean Cocteau, traduzione Monica Capuani, regia Filippo Dini, con Milvia Marigliano, Mariangela Granelli, Filippo Dini, Giulia Briata, Cosimo Grilli, scene Maria Spazzi, costumi Katarina Vukcevic, luci Pasquale Mari, musiche Massimo Cordovani, assistente alla regia Alma Poli, assistente scene Chiara Modolo, assistente volontario Gennaro Madonna, direttore di scena Federico Paolo Rossi, macchinista Matteo Cicogna (nel 2024), Nicola Baldini (nel 2025), elettricista Gianluca Quaglio, fonico Andrea Lambertucci, sarto Gabriele Coletti, foto e video Serena Pea, amministratrice di compagnia Federica Furlanis. Produzione TSV - Teatro Nazionale, Teatro Stabile di Torino - Teatro Nazionale, Fondazione Teatro di Napoli - Teatro Bellini, Teatro Stabile di Bolzano. Si ringrazia il Comité Jean Cocteau.