Una Torino affascinante e smarrita nell’intrigo noir di Michele Paolino

14.08.2025

Il noir di Michele Paolino, "Il profeta del lungo termine" (Edizioni del Capricorno, 192 pagine, 13 Euro), racconta che in una Torino affascinante e smarrita, orfana di un re e di una corte, ma assediata dai cortigiani, dove imperversano un faccendiere complottista con la passione per l'arte erotica, un elegante e spregiudicato avvocato presenzialista e un imprenditore nerd con la fissa per il lungotermismo, Serena Valente, luogotenente del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale dei Carabinieri, e Mimmo Pescatore, vicecommissario di Polizia, devono seguire il corso tortuoso di un'indagine che parte da due dipinti scandalosi e da una serie di tavole inquietanti . Tra un aeroplano da turismo che precipita con a bordo un prezioso carico, un contadino innamorato del suo trattore, un emù in fuga, un pittore che vive a Mougins, in Costa Azzurra, una seducente gallerista e un sostituto procuratore in preda a tic nervosi, fuoristrada e cadaveri che scompaiono, intrighi internazionali ed eventi mondani, la storia della città incombe come una cicatrice con i suoi misteri e le sue vestigia. Un romanzo immerso nell'attualità, una storia nera che si snoda nelle vie austere e magnifiche di una Torino specchiata nella memoria e nel rimpianto, una leggerezza di scrittura mirabile, un intrigo che non fa prigionieri.

Ecco un assaggio del romanzo: «Arrivò sudato e urlante nei pressi fumanti del relitto capovolto. I corpi di due persone, il pilota e il passeggero, penzolavano con le braccia verso quello che rimaneva del tettuccio del velivolo, imbragati nelle cinture e con le bocche spalancate dal terrore e dalla forza di gravità. Nessun gemito, nessun segno di vita. Si fece largo tra le lamiere contorte e il portellone accartocciato, continuando a gridare e a chiedere aiuto, incurante del fatto che non gli giungesse risposta. Tanto dall'interno dell'aereo quanto da quel pezzo di provincia desolata e immersa in una bottiglia di orzata come un veliero in miniatura. Dentro al velivolo, che ricordava un insetto morente, oltre a una gran puzza di carburante, al ronzio scoppiettante emesso dalle strumentazioni elettriche di bordo ormai fuori uso e, sconfitti e ciondolanti, ai due corpi appesi, c'era un ammasso confuso e capovolto di borsoni, almeno una decina, e di imballaggi divelti , dietro ai quali spuntava il volto sensuale e implorante di una donna cinquecentesca raffigurata su una tela.»

L'autore del libro, Michele Paolino, è nato nel 1966 a Torino, nello storico quartiere operaio di Borgo San Paolo, in una famiglia di origini lucane. Ha tre figli. Giornalista pubblicista, si occupa di servizi pubblici locali, di comunicazione e di altre cose, tra le quali una bocciofila. Anni addietro è stato anche presidente di circoscrizione e consigliere comunale della sua città. Appassionato di letteratura noir, ha pubblicato con Capricorno La ballata di Borgo San Paolo (2019), Hanno ucciso Babbo Natale in Borgo San Paolo (2021), Il giorno prima del voto (2022, con la complicità di Sergio Chiamparino e Menzione Speciale alla VII edizione del Premio enoletterario Vermentino) e La versione del professore (2023). Per la collana Capolavori ritrovati ha curato una lettura del romanzo La Bohème italiana di Emilio Salgari.

M. P.