Un Pirandello da non perdere al Teatro San Ferdinando di Napoli: Benedetto Casillo mattatore

10.05.2025

Recensione teatrale di Irene Antonelli


Si sa che la matematica non è un'opinione, ma pure che non tutti siamo ferrati in materia. Nessuna sorpresa, quindi, se l'annuncio di questo spettacolo conteneva un errore di calcolo: si faceva riferimento, infatti, alle opere di un premio Nobel (Pirandello) e di tre mostri sacri (Viviani, Totò e Moscato). Sbagliato: a voler essere esatti, i mostri sacri sono quattro, dovendo per forza aggiungere la straordinaria prova del protagonista, Benedetto Casillo, un mattatore. Assolutamente da non perdere, al Teatro San Ferdinando di Napoli fino al 18 maggio 2025, il citato Benedetto Casillo con "L'uomo dal fiore in bocca"/ "Fiori di palco", assecondato con notevole mestiere dal regista Pierpaolo Sepe. Benedetto Casillo diverte il pubblico (che ricambia con tantissimi applausi) e si diverte egli stesso, convinto e convincente.

Il regista sottolinea, a ragione, che "lavorare con Benedetto Casillo è una gioia. Bisogna lasciarlo libero di raccontare il suo modo di guardare la vita, il teatro. Bisogna arrendersi alla sua forza trascinante, al suo credo fedele, al valore che attribuisce alle cose. Dimenticare le convinzioni così noiose che alterano percorsi genuini e onesti e aprire il cuore al gesto puro e inimitabile dell'artista vero, nobile, popolare. Inarrestabile nel suo incedere. Semplicità come conquista. Luce sempre di onestà convincente e seduttiva. Quando rampollò nella mente di Benedetto la possibilità di questo spettacolo, non ero convinto si potesse costruire una sequenza capace di raggiungere il mio cuore. Mi sbagliavo".

Benedetto Casillo – aggiungiamo noi -, figlio genuino di Napoli, si avvicina a questi autori di altissimo livello (come si è detto, Pirandello, Viviani, Totò e Moscato) con umiltà e rispetto, per assimilarne la linfa e restituirla poi in scena con la sua cifra di interprete, fatta di sobrietà e misura. Un leggero alito napoletano lambisce il notturno paesaggio del pirandelliano "L'uomo dal fiore in bocca". Si tratta della "firma" di Benedetto Casillo (oltre che di Napoli e del Sud): un grande attore che proprio con la prova più difficile, il teatro filosofico del più importante autore del Novecento, Luigi Pirandello, domina la scena e fa una dichiarazione d'amore all'arte teatrale e al suo numeroso e appassionato pubblico.

Il regista Pierpaolo Sepe, in data 9 maggio 2025, ha pubblicato sulla sua pagina Facebook la seguente nota: "Grazie a Benedetto Casillo che mi ha voluto in questo suo viaggio... Non dimenticherò mai il suo valore, la sua umiltà e la leggerezza, intesa come grazia, di uomo per bene e di artista raro. Grazie a Sara Lupoli, una meraviglia di artista, che ha donato allo spettacolo una gioia grande. Grazie a Vincenzo Castellone, attore bravissimo e persona bellissima. Grazie a Luisa Corcione, che ha voluto condividere con me tutte le ansie e tutte le gioie. Grazie alla meraviglia che resta negli occhi di Francesco Ghisu e Rossella Oppedisano. E grazie a tutti i meravigliosi tecnici (Tommaso, Kristian, Vittorio, Gianfranco, Diego) che mi hanno sopportato con pazienza e clemenza, esibendo la padronanza e la sicurezza dei grandi. Grazie ancora a Sandro Amatucci e alla sua splendida anima. Grazie alle produzioni che hanno voluto sostenere questo spettacolo con coraggio. Grazie a Marta Miraglia per le splendide foto! E grazie al pubblico, unico destinatario dei nostri sforzi, che ha premiato il lavoro con generosità. Grazie, Napoli... Alla prossima!".

Crediti – "L'UOMO DAL FIORE IN BOCCA" di Luigi Pirandello; "FIORI DI PALCO" di Raffaele Viviani, Totò ed Enzo Moscato. Adattamento Benedetto Casillo, regia Pierpaolo Sepe. Con Benedetto Casillo, Sara Lupoli, Vincenzo Castellone. Scene Francesco Ghisu, costumi Rossella Oppedisano, coreografie Sara Lupoli, regista assistente Luisa Corcione, direttore di scena Sandro Amatucci, macchinista Vittorio Menzione, datore luci Tommaso Toscano,
fonico Kristian Maimone. Produzione Teatro di Napoli – Teatro Nazionale, Arteteca, Tradizione e turismo - Centro di Produzione Teatrale - Teatro Sannazro.

Le foto che pubblichiamo a corredo di questa recensione teatrale sono di Marta Miraglia.