Torinodanza partecipa all'inaugurazione di Biennale Democrazia 2023

19.03.2023

Come riferisce un comunicato stampa del Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale, "in occasione dell'inaugurazione di Biennale Democrazia, passeggiando fra le piazze che fanno storicamente da cornice alla manifestazione, sarà possibile imbattersi in un'azione urbana collettiva: un gruppo di oltre duecento giovani di Torino e provincia presenterà l'esito di un processo formativo e creativo che li ha coinvolti". Il progetto è stato realizzato da Torinodanza Festival / Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale e Fondazione per la Cultura Torino nell'ambito di Democrazia Futura, la sezione del programma di Biennale Democrazia dedicata ai giovani, che si inserisce nel quadro più ampio di Torino Futura. Ecco il programma: "22 marzo 2023 – a partire dalle ore 16 CORPO LIBERO #COLLECTIVE. Ideazione coreografica: Silvia Gribaudi; un progetto realizzato in collaborazione con: Andrea Rampazzo, Elena Rolla (coreologa – Compagnia EgriBiancoDanza), Viola Scaglione (direttrice artistica BTT – Balletto Teatro di Torino); outfit concept: Ettore Lombardi; musiche: LSKA; percorso formativo in collaborazione con: Giada Giustetto". Il comunicato così prosegue: "Un'azione urbana collettiva accompagna il pubblico alla lectio di apertura di Biennale Democrazia. Gli studenti di alcune scuole secondarie di secondo grado di Torino e provincia esplorano il tema della libertà del corpo. L'artista e coreografa torinese Silvia Gribaudi, con la collaborazione di Andrea Rampazzo, Elena Rolla e Viola Scaglione, guida un gruppo di oltre duecento adolescenti in un processo creativo che esplora i confini tra corpo, identità, libertà. Attraverso incontri di formazione e laboratori sul movimento, si dà vita a un'azione urbana collettiva che porti i giovani e le giovani a riappropriarsi dello spazio pubblico: uno spazio dove ogni corpo, con le proprie unicità, potrà esprimere la necessità di essere protagonista. L'azione farà vibrare e generare quel flusso rivoluzionario dei corpi nelle loro diversità, complessità e bellezza".

L'ottava edizione di Biennale Democrazia avrà luogo a Torino da mercoledì 22 a domenica 26 marzo 2023 e viene presentata con questa nota: "Gli anni duri di questa pandemia, che tarda ancora a concludersi, hanno messo alla prova la capacità dei governi di rispondere all'emergenza, e della società di sopportare il peso dell'imprevisto, con conseguenze rilevanti sui rapporti fra cittadini e istituzioni. Pare, perciò, quantomai importante tornare a riflettere sulle questioni fondamentali che riguardano i nostri sistemi democratici. Per queste ragioni, Biennale 2023 riparte dalla libertà che, assieme all'uguaglianza, costituisce il fondamento stesso della democrazia, tanto che l'affermarsi delle libertà civili, il consolidarsi dei diritti politici e il progressivo allargamento dei diritti sociali sono processi paralleli, necessariamente connessi gli uni agli altri.

Ma, nei due secoli in cui sono andati faticosamente consolidandosi i sistemi politici che siamo soliti definire democratici, sotto il cappello della libertà, si sono affollati tanti e tali significati diversi, da apparire a volte persino contradditori: dall'opposizione ai capricci del potere tirannico, per liberarsi dalla servitù politica e della schiavitù sociale, alla tolleranza religiosa, fino alla libera espressione della propria coscienza, attraverso pensieri, parole, stampa e altri media; la libertà è stata poi interpretata come emancipazione dalla tradizione o, in senso più specificamente politico, come possibilità di riunirsi ed associarsi e, soprattutto, come autonomia nella scelta elettorale; libertà sono tanto quelle del mercato – di produrre, di scambiare e di consumare – quanto quelle che riguardano i costumi e la disposizione del proprio corpo, così come le scelte e la riservatezza nella sfera privata. Diverse sono, infine, la libertà dei deboli e quella dei potenti, sempre a rischio di divenire prepotenza. Secondo Montesquieu, del resto, «non c'è parola che abbia ricevuto un maggior numero di significati diversi, e che abbia colpito gli spiriti in tante diverse maniere, come quella di libertà». Tra tutte le parole della politica, "libertà" è stata così quella maggiormente contesa dagli schieramenti politici e dalle diverse tradizioni culturali, fino a farne una bandiera, variamente ridefinita, dei più diversi attori e movimenti. Da ciò l'esigenza di tornare a parlare di libertà, con lo scopo di coglierne le sfumature, di comprenderne le contraddizioni, di discuterne i limiti e nuovi possibili progressi. Mentre approfondivamo questa riflessione è scoppiato il conflitto in Ucraina nel febbraio 2022, causando l'irrompere in Europa della guerra, fantasma sempre presente e costantemente rimosso. La libertà e la democrazia – che ad alcuni erano sembrati destino ineluttabile dell'umanità – sono apparsi improvvisamente valori di parte producendo spesso pericolose semplificazioni e ricordando drammaticamente il monito che fu di tanta parte dei pensatori moderni, così come dei padri dell'Unione Europea, secondo cui nessuna libertà è possibile senza la pace. Con il titolo Ai confini della libertà, Biennale Democrazia 2023 ripartirà dal complesso rapporto fra libertà e democrazia, dentro e fuori le frontiere della nostra società".

C. S.