Storia e misteri di una famiglia siciliana in un romanzo di Giovanna Casadio

Il romanzo di Giovanna Casadio, "Arrivammo a destinazione" (Laurana Editore, 216 pagine, 18 Euro), parte dalla Sicilia del 1915. Nel giorno in cui l'Italia entra nella Grande Guerra, il capitano di lungo corso Sebastiano Moncada, acceso neutralista, muore in circostanze misteriose. La vita di Miriam, la moglie, e di Clorinda, la figlioletta, è stravolta. Inatteso arriva l'aiuto di Nevio Boni, maresciallo della Regia Arma dei carabinieri, che ha due passioni: le poesie di Giovanni Pascoli e svelare delitti. Ma la Sicilia è il passato che inghiotte il futuro. Sono gli anni Sessanta, Clorinda decide di emigrare con la famiglia nel Settentrione. Approda all'Albergo Italia, dove ogni giorno prostitute e poveri cristi si giocano la vita a testa o croce. I vecchi e i nuovi sogni si intrecciano, e Rosannù, la più piccola della combriccola familiare, racconta con meraviglia quel ricovero di gente del Sud spaesata: una "furtiva" comunità in cerca di riscatto. E tra veleni e misteri, conflitti e ferite, amori e disillusioni, la storia della famiglia Moncada, e di chi ne ha incrociato la via, finalmente giunge a destinazione.
Ecco un assaggio del libro: "Il giorno della Maharìa di quel maggio afoso, Miriam si era alzata all'alba o forse non era mai andata a dormire. Era l'avviso della tempesta che stava per travolgerci. Una serpe attraversava il cortile. Si strusciava sui gradini che i passi avevano consumato. La casa della Iureca era vecchissima".
L'autrice del romanzo, Giovanna Casadio, è nata a Trapani. Vive a Roma, dove da anni è cronista parlamentare e politica per "la Repubblica". Ha pubblicato Quel che è di Cesare (con Rosy Bindi, Laterza, 2010), I doveri della libertà. Dialogo con Emma Bonino (Laterza, 2012), Non seguire il mondo come va. Rabbia, coraggio, speranza e altre emozioni politiche (con Michela Marzano, Utet, 2015), Dove si guarda è quello che siamo (Edt, 2018).
A. P.