Ricordo di Enzo Moscato: un ritratto fedele al Teatro Mercadante di Napoli

Recensione teatrale di Irene Antonelli
Uno spettacolo di altissimo livello, che rende perfettamente l'idea di che cosa rappresenti Enzo Moscato nella storia del teatro. Filosofo, poeta, drammaturgo, regista, attore, Enzo Moscato, insieme ad Annibale Ruccello e Manlio Santanelli, è stato esponente di spicco di quella che negli anni Ottanta è stata definita la nuova drammaturgia napoletana. In più di quarant'anni d'attività, nei suoi lavori ha combinato la tradizione drammaturgica napoletana con il pensiero di autori e teorici del Novecento, come Artaud, Genet, Lacan, Pasolini. Lo spettacolo è in programma al Teatro Mercadante di Napoli fino al 7 gennaio 2026: "Non posso narrare la mia vita", drammaturgia e regia di Roberto Andò. A quasi due anni dalla scomparsa di Enzo Moscato, Roberto Andò gli rende omaggio con un lavoro che intreccia alcuni dei suoi testi più rappresentativi con "Gli anni piccoli", "un tentativo volutamente frammentario, sinuoso ed elusivo, d'autobiografia adolescenziale e allo stesso tempo esercizio critico, d'astrazione e di meditazione, strenuo e appassionato sulla scrittura". Il regista Mario Martone, nell'intervista firmata da Titta Fiore sul "Mattino" all'indomani della morte, così si esprimeva su Enzo Moscato: "Un uomo magico. Un grandissimo poeta capace di incidere nella carne viva della sua cultura, e non solo un drammaturgo eccelso. Un poeta capace di esprimere l'anima profonda di una città. Moscato ha saputo intercettare un mondo sofferente e fantasmatico, capace di tenere insieme i vivi e i morti. Il suo lavoro è stato prodigioso". Non era facile realizzare il ritratto fedele e compiuto di una personalità tanto complessa e affascinante, racchiudendola in un solo spettacolo; ma il regista Roberto Andò ha fatto l'impresa, salutata da tantissimi applausi anche a scena aperta. Da vedere, assolutamente.
Crediti – "NON POSSO NARRARE LA MIA VITA" da "Gli anni piccoli" e altri testi di Enzo Moscato, drammaturgia e regia di Roberto Andò. Con Lino Musella, Tonino Taiuti, Flo, Lello Giulivo, Giuseppe Affinito e Vincenzo Pasquariello, Ivano Battiston, Lello Pirone, Eleonora Limongi. Voci e corpi della città Nikita Abagnale, Mariarosaria Bozzon, Francesca Cercola, Gabriella Cerino, Nicola Conforto, Mattia Coppola, Vincenzo D'Ambrosio, Matteo Maria D'Antò, Ciro Giacco, Eleonora Fardella, Mariano Nicodemo, Maurizio Oliviero. Scene e luci Gianni Carluccio, costumi Daniela Cernigliaro, musiche Pasquale Scialò, suono Hubert Westkemper, coreografie Luna Cenere, trucco Vincenzo Cucchiara, parrucchiera Sara Carbone, aiuto regia Luca Bargagna, direttrice di scena Teresa Cibelli, assistente alle scene Rosa Andreottola assistente alle scene tirocinante "Accademia di Belle Arti di Napoli" Alessandra Avitabile, assistente ai costumi Nunzia Russo, assistente suono e fonico Italo Buonsenso, assistente al trucco Ludovica Pagano, assistenti alla messinscena Isabella Rizzitiello e Niccolò Di Molfetta (allievi registi della Scuola del Teatro Nazionale di Napoli), capomacchinista Enzo Palmieri, macchinista Nicola Grimaudo. datore luci Francesco Adinolfi, elettricista Diego Contegno, sarta Daniela Guida, foto di scena Lia Pasqualino. Un ringraziamento a Agostino Cossia e Benedetta Perez. Produzione Teatro di Napoli – Teatro Nazionale.
