“Quanto mi dai se mi sparo?”: un romanzo del cantautore Sergio Endrigo

Il romanzo di Sergio Endrigo, "Quanto mi dai se mi sparo?" (Baldini+Castoldi, 192 pagine, 18 Euro, prefazione di Enrico Ruggeri), racconta Joe Birillo, all'anagrafe Giovanni Birilleri, un cantautore cinquantenne che sta vivendo il suo «momento no». Durante una tournée, fatta di concerti in locali di poco conto e con pochi spettatori, emerge prepotente il suo sentirsi fuori moda, superato e inutile, travolto dalla musica commerciale dei giovani. Una notte, in un motel, Joe riflette sul suo fallimento artistico, sulle difficoltà con la moglie e sul distacco dal figlio ventenne. Ne parla con i manager e il suo discografico. Ma capisce di non avere più alcun supporto, in un mondo musicale dominato dalla mediocrità, dal denaro e dal cinismo. Cosa può fare, allora, per cambiare la situazione? Ecco che la mente di Joe concepisce un'idea estrema: suicidarsi in diretta dopo un ultimo concerto. La sua morte diventerà un evento mediatico di tale risonanza da assicurare un futuro economico alla famiglia; una merce che, se ben venduta, gli regalerebbe un ultimo momento di popolarità. Ma cosa succede quando la vita e la morte si confondono in un gioco di spettacolo e business? Ambientato in un'epoca in cui tutto diventa sensazionalismo, "Quanto mi dai se mi sparo?" affronta temi come la crisi artistica e il prezzo del successo, con un tocco di humour nero tipico di Sergio Endrigo. Ricordando i vent'anni dalla sua scomparsa, questa storia rende omaggio alla sua musica e alla sua sensibilità poetica, invitando a riflettere sul valore dell'arte. Un viaggio tra musica, emozioni e provocazioni, che lascia il lettore con il fiato sospeso e una domanda: fino a che punto siamo disposti a spingerci per restare al centro del palcoscenico?
Sergio Endrigo (Pola 1933 – Roma 2005), cantautore e poeta fra i più grandi del Novecento. Nato in Istria, all'epoca italiana, visse l'esilio dopo la Seconda guerra mondiale e si stabilì in Italia. La sua musica, intensa e malinconica, è caratterizzata da testi poetici e raffinati. Nel corso della sua carriera ha collaborato con artisti come Rafael Alberti e Pier Paolo Pasolini, e ha interpretato in musica grandi poeti come Neruda e Quasimodo. La sua musica è oggi considerata un patrimonio importante della canzone d'autore italiana.
D. P.