Le indagini di Bramard e Arcadipane in due romanzi di Davide Longo

Due romanzi di Davide Longo, entrambi pubblicati da Einaudi, "Il caso Bramard" (224 pagine, 12,50 Euro) e "La donna della mansarda" (352 pagine, 19 Euro).
"Il caso Bramard", la trama. Corso Bramard è un uomo silenzioso, riservato. Ha la stessa eleganza contenuta delle montagne di Torino. È stato il commissario più giovane d'Italia, un investigatore di talento. Poi la moglie e la figlia di pochi mesi sono state rapite e uccise dal serial killer cui stava dando la caccia. Da allora, abbandonata la polizia, trascina un'esistenza fatta di giornate solitarie e notti trascorse a scalare senza protezioni, nella speranza di sbagliare un movimento e cadere. A impedirgli di lasciarsi il passato alle spalle ci sono le lettere che Autunnale – così si firma l'assassino – gli scrive da vent'anni. Tra loro è in atto una partita mentale che ha raggiunto una situazione di stallo. Finché Autunnale commette un errore, piccolo: quanto serve a Bramard per ritrovare una parte dell'uomo che era. Arcadipane, che ha ereditato il suo posto, e la spigolosa agente Isa Mancini lo aiuteranno a riaprire il caso. Ma all'appuntamento con la giustizia li attende una verità più sfaccettata e costosa del previsto. Lo ha inseguito per una vita, ma Autunnale è sempre stato un passo davanti a lui. Fino a adesso. Fino all'inizio di questa indagine epica e disperata dove più che mai Bramard avrà bisogno di Vincenzo Arcadipane, l'allievo, l'amico di sempre. Ha scritto Alessandro Baricco: "La cosa che mi secca, delle storie di Bramard e Arcadipane, è che non le ho scritte io".

"La donna della mansarda", la trama. La sparizione di una celebre artista che da anni si negava al mondo, ritirata in clausura all'ultimo piano di uno strano edificio. Un mistero la cui spiegazione è nascosta negli angoli bui di una mente piena di talento, nella storia di una famiglia, di una casa, di un'intera città. Nell'ottobre del 2013, mentre il commissario Vincenzo Arcadipane e il suo mentore Corso Bramard indagavano su un omicidio in una valle del cuneese, a Torino una donna di trentasette anni scompariva senza lasciare tracce. Niente di clamoroso, se la donna in questione non fosse stata Tina, pittrice di fama internazionale che da tempo viveva rinchiusa nel suo appartamento-studio all'interno della Prora, il bizzarro palazzo progettato dal bisnonno architetto. Quando il caso viene archiviato come allontanamento volontario, Muriel Gallirossi – agente, confidente e tuttofare di Tina – si rivolge a Bramard: è sicura che l'amica sia stata assassinata. Corso sa che le indagini sono state approfondite e che il presunto responsabile ha un alibi di ferro eppure, nemmeno lui saprebbe dire perché – forse a turbarlo sono i quadri di Tina, forse la bellezza di Muriel -, decide di parlarne con Arcadipane. Dal vincitore del Prix du Polar Européen, un nuovo romanzo con protagonisti Bramard e Arcadipane.
L'autore dei due romanzi, Davide Longo, è nato a Carmagnola nel 1971 e vive a Torino. Tra i suoi romanzi ricordiamo Un mattino a Irgalem (Marcos y Marcos 2001, Feltrinelli 2019), Il mangiatore di pietre (Marcos y Marcos 2004, Feltrinelli 2016), L'uomo verticale (Fandango 2010, Einaudi 2022). La serie con protagonisti Vincenzo Arcadipane e Corso Bramard, che ha riscosso un grande successo di pubblico e critica, comprende finora Il caso Bramard (Feltrinelli 2014, Einaudi 2021 e 2025), Le bestie giovani (Feltrinelli 2018 con il titolo Cosí giocano le bestie giovani, Einaudi 2021), Una rabbia semplice (Einaudi 2021), La vita paga il sabato (2022), Requiem di provincia (2023) e La donna della mansarda (2025).
M. P.