La toga, la fede e il coraggio di Paolo Borsellino in un libro di Vincenzo Ceruso

05.07.2025

Il libro di Vincenzo Ceruso, "Paolo Borsellino" (Edizioni San Paolo, 144 pagine, 14 Euro, prefazione di Emiliano Abramo, postfazione di Sebastiano Mignemi), racconta del magistrato – come recita il sottotitolo – "La toga, la fede, il coraggio". Parlare di Paolo Borsellino come di uno degli eroi della lotta alla mafia gli fa onore, ma rischia di mettere in ombra la singolare statura professionale, umana e spirituale di questo testimone, allo stesso tempo, del coraggio civico e di una fede profonda e vissuta con totale coerenza. Anche facendo ricorso a documenti inediti e a interviste con testimoni qualificati, l'autore mostra che il movente ultimo dell'uccisione di Borsellino è da ricercare nelle sue indagini sul territorio e nell'individuazione delle alleanze e delle complicità che Cosa nostra aveva intessuto con la borghesia mafiosa e con la grande imprenditoria siciliana e nazionale. Alleanze e complicità che erano anche al centro delle investigazioni di Giovanni Falcone e che ne avevano causato la morte. Ma la lettura delle azioni e delle parole di Borsellino durante l'ultimo periodo della sua vita porta a legare il movente della sua uccisione anche alla religiosità del magistrato: egli viene ucciso perché è un cristiano che vive nella storia quella fede su cui ha intessuto la sua esistenza.

L'autore del libro, Vincenzo Ceruso, nato a Palermo nel 1973, è laureato in filosofia, ed è stato ricercatore presso il centro studi Pedro Arrupe, dove si è occupato di criminalità mafiosa. Componente della Commissione diocesana per l'ecumenismo e il dialogo interreligioso, ha diretto per circa vent'anni la Scuola della Pace della Comunità di Sant'Egidio per i minori a rischio devianza, nel centro storico di Palermo. Collabora con il Comitato Addiopizzo e scrive sulle riviste «Segno», «Narcomafie», «Aggiornamenti sociali» e «Livesicilia.it». Tra le sue pubblicazioni, Le Sagrestie di Cosa nostra (2007), un'inchiesta sui rapporti tra religiosità e mafia, e Uomini contro la mafia (2008), storia dei principali protagonisti della lotta a Cosa nostra.

A. P.