La storia politica e filosofica della lotta di classe in un libro di Domenico Losurdo

14.09.2025

Il libro di Domenico Losurdo, "La lotta di classe" (Editori Laterza, 392 pagine, 19 Euro), racconta – come recita il sottotitolo – "Una storia politica e filosofica". Si discute sempre più del ritorno della lotta di classe. Ma siamo davvero sicuri che fosse scomparsa? La lotta di classe non è soltanto il conflitto tra classi proprietarie e lavoro dipendente. È anche «sfruttamento di una nazione da parte di un'altra», come denunciava Marx, e l'oppressione «del sesso femminile da parte di quello maschile», come scriveva Engels. Siamo dunque in presenza di tre diverse forme di lotta di classe, chiamate a modificare radicalmente la divisione del lavoro e i rapporti di sfruttamento e di oppressione che sussistono a livello internazionale, in un singolo paese e nell'ambito della famiglia. A fronte dei colossali sconvolgimenti che hanno contrassegnato il passaggio dal XX al XXI secolo, la teoria della lotta di classe si rivela oggi più vitale che mai, a condizione che non diventi facile populismo che tutto riduce allo scontro tra 'umili' e 'potenti', ignorando proprio la molteplicità delle forme del conflitto sociale.
Una originale rilettura della teoria di Marx ed Engels e della storia mondiale che prende le mosse dal Manifesto del partito comunista. L'autore del libro, Domenico Losurdo (1941-2018), filosofo e storico, ha insegnato Storia della filosofia presso l'Università degli Studi di Urbino. Per Laterza ha curato gli Scritti storici e politici di Hegel e il Manifesto del partito comunista di Marx ed Engels ed è autore di: Il revisionismo storico. Problemi e miti; Il peccato originale del Novecento; Controstoria del liberalismo; Il linguaggio dell'impero. Lessico dell'ideologia americana; La non-violenza. Una storia fuori dal mito; Il marxismo occidentale. Come nacque, come morì, come può rinascere.

M. P.