La storia politica e filosofica della lotta di classe in un libro di Domenico Losurdo

Il
libro di Domenico Losurdo, "La lotta di classe" (Editori Laterza,
392 pagine, 19 Euro), racconta – come recita il sottotitolo –
"Una storia politica e filosofica". Si discute sempre più del
ritorno della lotta di classe. Ma siamo davvero sicuri che fosse
scomparsa? La lotta di classe non è soltanto il conflitto tra classi
proprietarie e lavoro dipendente. È anche «sfruttamento di una
nazione da parte di un'altra», come denunciava Marx, e
l'oppressione «del sesso femminile da parte di quello maschile»,
come scriveva Engels. Siamo dunque in presenza di tre diverse forme
di lotta di classe, chiamate a modificare radicalmente la divisione
del lavoro e i rapporti di sfruttamento e di oppressione che
sussistono a livello internazionale, in un singolo paese e
nell'ambito della famiglia. A fronte dei colossali
sconvolgimenti che hanno contrassegnato il passaggio dal XX al XXI
secolo, la teoria della lotta di classe si rivela oggi più vitale
che mai, a condizione che non diventi facile populismo che tutto
riduce allo scontro tra 'umili' e 'potenti', ignorando
proprio la molteplicità delle forme del conflitto sociale.
Una
originale rilettura della teoria di Marx ed Engels e della storia
mondiale che prende le mosse dal Manifesto del partito
comunista. L'autore del libro, Domenico Losurdo (1941-2018),
filosofo e storico, ha insegnato Storia della filosofia presso
l'Università degli Studi di Urbino. Per Laterza ha curato
gli Scritti storici e politici di Hegel e il Manifesto
del partito comunista di Marx ed Engels ed è autore di: Il
revisionismo storico. Problemi e miti; Il peccato originale del
Novecento; Controstoria del liberalismo; Il linguaggio
dell'impero. Lessico dell'ideologia americana; La
non-violenza. Una storia fuori dal mito; Il marxismo
occidentale. Come nacque, come morì, come può rinascere.
M. P.