La “Storia ecclesiastica” di Sozomeno di Gaza tradotta in italiano da Salvatore Borzì

15.04.2025

Sozomeno nasce a Bethelia, un villaggio nei pressi di Gaza, intorno al 380 da famiglia pagana poi convertitasi al cristianesimo grazie alla predicazione di Ilarione. Non prima del 423 si trasferì a Costantinopoli, dove esercitò la professione di giurista e compose questa "Storia ecclesiastica" (Città Nuova, 740 pagine, 49 Euro, introduzione, versione italiana e note di Salvatore Borzì) in nove libri, dedicata a Teodosio II. Nelle intenzioni dell'autore essa doveva trattare gli anni dal 326 al 439. Si arresta però al 425, anno dell'ascesa al trono di Valentiniano III; l'ultimo capitolo riferisce della scoperta delle reliquie di Zaccaria. La storia viene vista da Sozomeno come uno scenario nel cui sfondo vicende profane ed ecclesiastiche si intrecciano in un nesso indissolubile; gli attori sono coloro che difendono la Verità, ossia il credo niceno, contro la minaccia e le trame di eretici e persecutori, e per questo sono destinati a trionfare, forti del sostegno di Dio, che con infallibile giudizio premia i primi e punisce i secondi. È Lui che, in ultima istanza, col suo volere plasma e dà senso alla storia. La presente traduzione è la prima in lingua italiana; il curatore Salvatore Borzì ha fatto un lavoro eccellente.

Salvatore Borzì è docente di Latino e Greco al Liceo classico "Gulli e Pennisi" di Acireale. Insegna anche allo Studio Teologico "San Paolo" di Catania ed è dottore di ricerca in Filologia greca e latina. Ha pubblicato studi sul Contro Ierocle di Eusebio di Cesarea e sull'Apocritico di Macario di Magnesia. Ha curato alcune voci del Nuovo Dizionario di Antichità classiche e cristiane e per la collana dei Testi patristici la traduzione dei primi quattro libri della Storia ecclesiastica di Eusebio di Cesarea (2001 e 2005).

M. P.