La storia degli ebrei nell’Italia antica in un libro di Giancarlo Lacerenza

Il libro di Giancarlo Lacerenza, "Gli ebrei nell'Italia antica" (Carocci Editore, 376 pagine, 31 Euro), racconta – come recita il sottotitolo – "Dalla diaspora all'età cristiana". La storia ebraica non è solo la storia degli ebrei, ma anche una parte della storia dei paesi nei quali si sono stabiliti dopo la diaspora. Nel caso dell'Italia, la presenza giudaica ha contribuito a una storia d'eccezione, essendosi radicata in tutto il territorio dall'età romana ai giorni nostri, sia pure fra alterne vicende: ora nel segno della pacifica convivenza, ora attraversando fasi critiche di discriminazione e di separazione. Dopo una prima integrazione, la cristianizzazione dell'Impero ne segna la marginalizzazione dal corpo sociale, con un netto ridimensionamento di spazi e di autonomie. La ridefinizione di status non ne arresta però la crescita e sia le fonti sia una ricca documentazione archeologico-epigrafica – qui ripercorsa regione per regione, fra catacombe, sinagoghe e vari manufatti – mostrano come gli ebrei d'Italia siano rimasti sul territorio con una nuova fisionomia, che vede infine, fra l'altro, il recupero liturgico e letterario dell'ebraico, parte essenziale della propria antica eredità culturale.L'autore del libro, Giancarlo Lacerenza, insegna Storia e civiltà ebraica, Storia dell'ebraismo ed Epigrafia e antichità ebraiche all'Università di Napoli L'Orientale, dove ha fondato il Centro di studi ebraici e dirige la rivista annuale "Sefer yuhasin". Autore di numerose pubblicazioni, si è occupato di lessicografia del testo biblico, storia della scrittura, letteratura di viaggio, storia della scienza e della magia. È responsabile del progetto di rilevante interesse nazionale Venusia Judaica dedicato alle catacombe ebraiche di Venosa.
M. P.