“La signora delle camelie” al Teatro Astra di Torino, regia di Giovanni Ortoleva

20.12.2024

Fino a domenica 22 dicembre 2024 al Teatro Astra di Torino sarà di scena – riferisce un comunicato stampa – "LA SIGNORA DELLE CAMELIE". Sabato alle ore 19, domenica alle ore 17. Liberamente tratto dal romanzo di Alexandre Dumas figlio, drammaturgia e regia Giovanni Ortoleva, dramarurg Federico Bellini, scene Federico Biancalani, costumi Daniela De Blasio, musica Pietro Guarracino, movimenti di scena Anna Manella, disegno luci Davide Bellavia, aiuto regia Marco Santi. Con Gabriele Benedetti, Anna Manella, Alberto Marcello, Nika Perrone, Vito Vicino. Realizzazione scene Federico Biancalani, Nadia Baldi, realizzazione costumi Daniela De Blasio, Rocio Orihuela Perea, Viviana Bartolini. Produzione Fondazione Luzzati – Teatro della Tosse, Elsinor – Centro di Produzione Teatrale, TPE – Teatro Piemonte Europa, Arca Azzurra Associazione Culturale | spettacolo selezionato da Next – Laboratorio delle Idee per la produzione e programmazione dello spettacolo lombardo.

La signora delle camelie è riportata in scena dalla giovane promessa della regia contemporanea Giovanni Ortoleva. Se Marguerite Gautier è effettivamente il fantasma al centro del racconto di Armand Duval, nel lavoro di Ortoleva si manifesta una forte riflessione sul fantasma di una società patriarcale che sfoga le sue tensioni sul corpo della donna. Una storia di allora che ancora riguarda tutte e tutti noi. La signora delle camelie, testo di sorprendente violenza sociale, ha dato origine ad uno degli "stereotipi" femminili più intensi dell'800 diventando modello di moltissimi prodotti artistici di grande successo: balletti, opere liriche, testi teatrali, film. Nel corso dei secoli l'amore impossibile tra Marguerite Gautier e Armand Duval ha continuato a ripetersi diventando, forse, il più grande mito romantico moderno ma il romanzo di Dumas figlio è basato su una storia vera e ha mantenuto intatta anche tutta la sua brutalità, nonostante le intenzioni reazionarie e moralizzanti del suo autore. E così, mentre il mito, ripetizione dopo ripetizione, si fa più stucchevole e sentimentale, La signora delle camelie diviene soprattutto la cronaca impietosa di un omicidio sociale, in cui la violenza classista smaschera il romanticismo che l'ha coperta.

Uno spettacolo teso tra l'Ottocento e l'ultra contemporaneo, che racconta, insieme agli struggimenti e alla nobiltà d'animo della sua eroina, il voyeurismo e la perversione di una società che sfoga le sue tensioni sul corpo della donna. Una storia che continua a toccarci, più di quanto vorremmo.

La foto che pubblichiamo a corredo di questo articolo è di Giulia Lenzi.

M. P.