La “Gerusalemme celeste” di Bologna nella guida curata da Beatrice Borghi

18.06.2023

"Sette Chiese" è il nome con cui i bolognesi chiamano il complesso di Santo Stefano: la Sancta Hierusalem felsinea. Beatrice Borghi, ricercatrice e docente di storia medievale all'Università di Bologna, è la curatrice della guida ufficiale "Basilica di Santo Stefano" (TS edizioni, 157 pagine, 18 Euro), uno strumento che aiuta a scoprire la più compiuta riproduzione della chiesa del Santo Sepolcro di Gerusalemme. Un luogo di straordinaria importanza religiosa. Questo volume non è una classica guida da consumare in fretta, piuttosto una mappa testuale e visuale capace di fornire le coordinate per comprendere a pieno la suggestiva e sacrale atmosfera che si respira a Santo Stefano; si avvale delle profonde conoscenze in materia di una studiosa che da anni dedica attenzione al rapporto tra Bologna, il sacro e le devozioni: tra i suoi libri vanno citati "Come a Gerusalemme. Reliquie, oggetti sacri e devozione nella Bologna medievale" (2022) e "Bologna. Tra portici, torri e canali" (2021). Vanno segnalati inoltre il ricco apparato di immagini (con foto storiche, ricostruzioni grafiche, riproduzioni) e la bella prefazione dell'arcivescovo di Bologna, il cardinale Matteo Maria Zuppi, che invita a sfogliare le pagine della guida con l'occhio predisposto a cogliere, attraverso la bellezza artistica, quella "spirituale, che la motiva e trasmette" (p. 7).

La professoressa Borghi accompagna il visitatore in un viaggio nelle vicende e nelle meraviglie artistiche, tentando di restituire la ricchezza del suo prezioso patrimonio: chiese, cappelle, dipinti, sculture, oggetti di oreficeria, un "tesoro" che ogni anno richiama migliaia di visitatori e pellegrini. Il volume fornisce innanzitutto le coordinate temporali (cap. 1, "La storia"), dalla remota e misteriosa fondazione alle prime fonti documentarie; dal medioevo fino alle campagne di restauro e di recupero promosse nella seconda metà dell'800. Si passa quindi alla scoperta del patrimonio di Santo Stefano (cap. 2, "La visita"): la chiesa del Crocifisso, detta "de' Confessi" e la sua cripta; la chiesa del Santo Sepolcro – sorta su un antico tempio dedicato alla dea Iside – e la straordinaria edicola centrale, la chiesa dei Santi martiri Vitale e Agricola edificata nel IV secolo "a seguito del ritrovamento dei corpi dei protomartiri bolognesi alla presenza del vescovo Ambrogio" (p. 84); quella dell'Atrio e il suggestivo cortile di Pilato, luogo in cui "la simbologia gerosolomitana […] trova la sua più significativa manifestazione" (p. 87); la cappella della Madonna di Loreto e l'ospedale dedicato al santo guerriero Bovo, struttura che "accoglieva, oltre ai pellegrini, anche i bambini abbandonati" (p. 98); la chiesa della Trinità, il chiostro, il monastero e, infine, il museo che conserva al suo interno oggetti rari e preziosi sul piano storico-artistico e devozionale. Chiudono il volume un prospetto cronologico e alcune pagine di "orientamento bibliografico" che rendono la guida curata da Beatrice Borghi uno strumento utile per la visita e per approfondire gli aspetti storico-artistici e devozionali di un luogo simbolo di Bologna.

Massimiliano Palmesano

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