La biografia letteraria e politica di Ernst Jünger in un libro di Gabriele Guerra

12.06.2025

Il libro di Gabriele Guerra, "Ernst Jünger" (Carocci Editore, 292 pagine, 29 Euro), racconta – come recita il sottotitolo – "Una biografia letteraria e politica". Nel corso della sua lunga vita, Ernst Jünger ha attraversato tutte le fasi della storia tedesca del Novecento: dalla fondazione del Reich alla Grande Guerra, ai tormentati anni della Repubblica di Weimar, all'ascesa del nazismo con il conseguente scoppio della Seconda guerra mondiale, al dopoguerra e a tutti i successivi aggiustamenti politico-culturali, diventando una figura molto nota e apprezzata ma non di rado contestata. Il volume ripercorre l'intera l'attività intellettuale dello scrittore scorgendovi la stessa tensione tra letteratura e politica, tra storia e metafisica, che ha contraddistinto la cultura tedesca e riconoscendo in lui un personaggio esemplare del XX secolo, tra modernità e "antimodernità", che non ha preso congedo da quella modernità, ma che anzi ha tentato di postulare una sorta di ipermodernità. In tal modo Jünger ha provato a realizzare un'inedita riarticolazione di politica e letteratura, in cui i termini assumevano valore reciproco, per poi – alla fine – produrre una immagine del proprio sé che riprendeva molto dell'autostilizzazione di Goethe.

Ecco i temi trattati nel libro. Introduzione. Il secolo breve tedesco: Ernst Jünger, ovvero il Novecento 1. Un ribelle tedesco (1895-1920). L'avventura di un giovane picaro tedesco/La Grande Guerra dei sonnambuli: dionisismo bellico/Realtà della guerra, realtà della letteratura/Guerra, letteratura e politica: la guida e il suo seguito/Esteti armati e aristocrazia di massa. 2. Weimar e la Rivoluzione Conservatrice: tra politica e letteratura (1921-29). L'Ordre pour le mérite nelle Tempeste d'acciaio weimariane/Il potere della penna: la comunità del fronte/Genealogie della Rivoluzione Conservatrice/Eroi del nostro tempo: il lanzichenecco/Costellazioni nazionali rivoluzionarie/Soldati politici a Weimar. 3. La forma politica del letterato: Il cuore avventuroso di Jünger (1929-33). Lotta per il futuro/Forme del futuro/Genesi di un libro cruciale/Il piacere stereoscopico come fondamento teorico-visuale/Il cavaliere nero: cifrature politiche nel Cuore avventuroso/La chiesa del convento: una teologia politica dello sguardo. 4. Paradigmi visuali nel ventre del Leviatano (1933-45). Per una nuova immagine del mondo,tra moderno e antimoderno/I diari nella palude: Ernst Jünger nella Seconda guerra mondiale. Cifrature allegoriche: Sulle scogliere di marmo tra esoterismo e sacrificio/Verso la fine: paradigmi sacrificali. 5. Dopo la catastrofe: Werkpolitik e autorialità conservatrice (1946-64). La svolta magica: per un'altra modernità/Heliopolis come Nuovo Testamento/Per un nuovo elitarismo conservatore: le "capanne del pensiero"/I sentieri interrotti dell'anarca. 6. Lo stile tardo del patriarca (1964-98). Stile tardo come categoria antropologica: ipermoderno, ultrafisica/Gli ultimi anni: l'olimpico intimista/Sul demonico in Jünger: conclusioni.

L'autore del libro, Gabriele Guerra, insegna Letteratura tedesca alla Sapienza Università di Roma. I suoi interessi di ricerca riguardano il rapporto tra letteratura, politica e religione, in particolare nell'ebraismo tedesco del XX secolo, la rivoluzione conservatrice e le avanguardie classiche tra Italia e Germania. Tra le sue pubblicazioni si segnalano Das Judentum zwischen Anarchie und Theokratie (Aisthesis, 2007) e L'acrobata d'avanguardia. Hugo Ball tra dada e mistica (Quodlibet, 2020).

D. P.