Il testamento spirituale di Gastone Cottino nel libro “All’armi son fascisti!”
Il libro "All'armi son fascisti!" (Edizioni Gruppo Abele, 64 pagine, 10 Euro, con una "nota al testo" di Livio Pepino), raccoglie il monito di un testimone del passato, Gastone Cottino, con lo sguardo sempre fisso sul presente; è un'esortazione a recuperare il senso della storia, conoscere, non tacere sulle ingiustizie, e non arrendersi mai ai fascismi di ieri e di oggi.Le parole di Gastone Cottino: «Alla soglia dei miei cent'anni (ne ho compiuti 98), un gruppo di ragazzi e ragazze mi ha chiesto un incontro ponendomi una domanda che riassume il problema di oggi: "Tu hai partecipato alla Resistenza e alle tappe successive della Repubblica. La tua generazione e quelle immediatamente successive hanno avuto dei valori chiari a cui guardare e delle persone di riferimento. Noi a chi e a cosa facciamo riferimento?". È una domanda giusta, profondamente giusta, che rimanda alla necessità di ritrovare il filo e il senso di una storia. Una storia che i giovani non conoscono, o conoscono poco, perché negli ultimi decenni è stata stravolta e dispersa. Che fare? E con quali riferimenti? Io credo che il punto di partenza, il primo riferimento per voi giovani stia in un prezioso monito di quella grande figura che fu Nuto Revelli: "Capire e non arrendersi, capire ciò che siamo stati e ciò che dobbiamo essere; capire e non arrendersi: mai". Ragazzi e ragazze, tocca a voi. Non arrendetevi mai!».
L'ultimo scritto (il testamento spirituale) di Gastone Cottino, nome di battaglia Lucio: partigiano, giurista, docente, antifascista. E pieno di speranza, fino alla fine. Realizzato in collaborazione con il Coordinamento Antifascista di Torino.
M . P.