Il simbolismo regale e cristologico del cervo alla Palazzina di caccia di Stupinigi

17.05.2023

La palazzina di caccia di Stupinigi venne fatta erigere per volontà dei Savoia tra il 1729 e il 1733, progettata dall'architetto Filippo Juvarra. Il complesso oggi è una sede museale, ma la sua funzione originaria era quella di residenza reale adibita alla pratica venatoria. Il legame della struttura con la caccia è ancora ben visibile grazie alla figura del cervo - e alla sua simbologia - largamente presente negli arredi e tra le opere d'arte custodite nella palazzina. Il cervo ha un valore fondativo e la sua articolata simbologia non riguarda esclusivamente il legame con la pratica venatoria, incarna pure i connotati regali di casa Savoia e una precisa dimensione teologico-politica, religiosa e cristologica.

La storia della palazzina di caccia di Stupinigi risale con tutta probabilità al XVI secolo, quando (1564) Emanuele Filiberto espropriò le terre della zona ai Pallavicino e le diede nelle mani dell'Ordine Mauriziano, il cui gran maestro è il capo di casa Savoia. Ma fu sotto Vittorio Amedeo II (1666-1732) che prese vita il progetto affidato a Filippo Juvarra a partire dal 1729. Anche se i lavori della fabbrica si conclusero solo nel 1735-37, la palazzina venne inaugurata ufficialmente il giorno della festa di sant'Uberto del 1731. Il giorno scelto per l'inaugurazione non è affatto casuale: la figura di sant'Uberto di Liegi, oltre ad essere legata al mondo della caccia – Uberto è il patrono dei cacciatori -, appartiene a quel vasto gruppo di santi la cui agiografia è caratterizzata dalla presenza del cervo quale animale crucifero (portatore della croce) e cristologico.

Secondo il racconto agiografico ispirato alla leggenda di sant'Eustachio, nel corso di una battuta di caccia organizzata un Venerdì Santo, Uberto sarebbe stato protagonista di un evento miracolo: la visione di un crocifisso luminoso tra le corna di un cervo che lo avrebbe invitato ad abbandonare la sua vita dissoluta e a convertirsi. L'episodio riportato nell'agiografia è alla base dell'iconografia del santo, anche nella cappella a lui dedicata nel complesso di Stupinigi. Denominata fino al 1767 "Sala delli Buffetti" per via dei banchetti che vi si tenevano, venne in seguito chiamata "cappella di Sant'Uberto" quando fu a lui dedicata. Alla trasformazione della sala in cappella lavorarono Ignazio Birago, Giacomo Borri, Ignazio Nipote e Gaetano Perego, che ne decorarono il soffitto e curarono gli stucchi. Elemento caratteristico della cappella è la pala d'altare con la rappresentazione del "Miracolo di Sant'Uberto", inginocchiato al cospetto del cervo crucifero, realizzata da Vittorio Amedeo Rapous intorno al 1768, opera considerata uno dei maggiori capolavori dell'artista. L'animale è inoltre protagonista nella "Sala degli scudieri" in cui nel 1778 Vittorio Amedeo Cignaroli dipinse scene di caccia al cervo; e nel salone centrale dove, dopo la morte di Juvarra, Giuseppe Marocco realizzò le 36 ventole in legno con teste di cervo che decorano le pareti dell'ambiente.

Il cervo quindi come animale legato al mondo della caccia e dei cacciatori, come simbolo cristologico e crucifero; inoltre - elemento assolutamente non marginale e trascurabile nel caso della simbologia cervide utilizzata da casa Savoia – emblema del potere regale. Per tale ragione l'animale non è solo rappresentato nella cappella di sant'Uberto, ma lo si trova in vari luoghi del complesso come elemento decorativo degli arredi.

L'animale può essere considerato a tutti gli effetti il simbolo della palazzina di Stupinigi: una scultura che lo rappresenta, nota come "il cervo di Stupinigi", è posizionata sulla cupola principale del complesso. Si tratta di una copia realizzata nel 1992 per sostituire l'originale del 1766 di Francesco Ladatte e oggi esposta nella sala d'ingresso della reggia. Nel caso di Stupinigi il cervo incarna una complessa serie di valori e attributi che vanno dall'universo venatorio alla simbologia teologico-politica grazie alla sua dimensione cristologica e regale. Tutti elementi che è possibile approfondire nel mio libro "L'Uomo Cervo – Pantomima, rito e mito", edito dalla Stamperia del Valentino nel 2022. Maggiori informazioni sulla Palazzina di caccia di Stupinigi sono all'indirizzo Internet www.ordinemauriziano.it/palazzina-caccia-stupinigi/.


Massimiliano Palmesano