“Il potere femminile”: storia e teoria nel libro di Johann Jakob Bachofen

23.01.2022

Lo storico, antropologo e giurista svizzero Johann Jakob Bachofen (1815-1887) è una figura complessa e controversa: dopo molti decenni di accaniti dibattiti intorno - a favore e contro - le sue monumentali opere sul matriarcato e sul simbolismo funerario degli antichi, rimane innegabile l'immensa erudizione che sorreggeva le sue riflessioni. Nel 1843 pubblicò uno studio sulle lex Vaconia, l'antica legge romana che regolava le successioni, in cui lo storico, epigrafista e filologo tedesco Theodor Mommsen (Premio Nobel per la letteratura nel 1902) riconobbe "prova del reale senso storico" dell'autore. Ben presto Bachofen maturò l'idea di una vasta ricerca sul mondo antico volta a ricostruire non solo gli avvenimenti ma anche lo "spirito" ovvero i miti, le istituzioni politiche e private, i costumi e i sentimenti. Una strada che se da un lato avrebbe determinato larga fama presso i posteri, gli procurò anche isolamento accademico e culturale fra i suoi contemporanei.

È in questo quadro che si inserisce il suo libro "Il potere femminile - Storia e teoria" (Mimesis Edizioni, 252 pagine, 22 Euro) nell'edizione a cura di Eva Cantarella che, nell'introduzione, fornisce le coordinate storiche e documentali per meglio collocare e capire la riflessione dell'intellettuale svizzero.

Le tesi contenute nel volume sono chiaramente evoluzionistiche: secondo Bachofen la vita sociale degli uomini si sviluppa con una linea evolutiva lungo la quale possono essere identificati periodi diversi e successivi di sviluppo. Il passaggio da una fase all'altra della storia è dato dalla contrapposizione di quelli che Johann Jakob Bachofen chiamava il "principio maschile" e il "principio femminile". Un tempo, prima dell'organizzazione patriarcale, l'umanità è passata attraverso due stadi: quello della promiscuità sessuale e quello del matriarcato. Oggi, a oltre un secolo dall'enunciazione della sua teoria sul matriarcato, le speculazioni di Bachofen sono state spesso emendate o apertamente criticate ma resta innegabile il portato di carattere storico e filosofico del suo pensiero. La teoria del matriarcato di Bachofen, per dare un'idea dello spessore e dell'influenza che ha avuto nel tempo, è stata in parte assorbita dal marxismo per dimostrare la transitorietà della famiglia borghese e ha costituito materia di disputa per Freud e Jung nello sviluppo della contrapposizione tra femminilità e virilità nella struttura della psiche; in tempi molto più recenti è stata recuperata dai movimenti femministi per dimostrare come il potere maschile non abbia rappresentato una costante storica. L'idea di uno stadio primitivo dell'evoluzione umana retto dal principio femminile e dal culto della madre, nonostante le recenti tendenze interpretative dell'opera di Johann Jakob Bachofen, continua ancora oggi ad affascinare e a essere motore di studi e controversie.

Massimiliano Palmesano