Il potere degli oggetti nell’immaginario benedettino in un libro di Luca Ceriotti

Il libro di Luca Ceriotti, "Cose che fanno miracoli" (Leo S.Olschki Editore, XII-202 pagine, 25 Euro), racconta – come recita il sottotitolo – "Il potere degli oggetti nell'immaginario benedettino della prima età moderna". Pur costretti dalla loro stessa immagine pubblica a una postura di asciutta razionalità, per tutto il corso dell'età moderna i monaci benedettini cassinesi si mostrarono profondamente fiduciosi non solo nella possibilità dei miracoli, ma anche nella capacità, posseduta da speciali oggetti, di favorirne il verificarsi. Ma quanto era radicata la credenza che taluni oggetti giocassero un ruolo primario nel provocare eventi prodigiosi? La presente ricerca prende in considerazione questo peculiare aspetto dell'esperienza religiosa maturata nella più grande formazione monastica dell'età moderna: la Congregazione benedettina cassinese. L'autore del libro, Luca Ceriotti, storico modernista, nel corso del tempo si è occupato prevalentemente di storia religiosa e culturale, concentrandosi dapprima sulle pratiche di lettura e sulla formazione delle raccolte librarie in antico regime, spostando poi l'attenzione sulle espressioni di minoranza del sentimento religioso e sulle connesse politiche di contenimento tra Cinque e Seicento, con particolare riferimento all'area emiliana. Negli ultimi anni si è rivolto soprattutto all'indagine di questi e altri temi in relazione al contesto di lungo periodo della Congregazione benedettina cassinese, alla mentalità collettiva dei suoi ambienti e ai percorsi intellettuali di alcuni suoi membri dediti all'erudizione, alla letteratura e alle arti.
M. P.