“Europa e India”: la storia di un incontro culturale nel libro di Wilhelm Halbfass

10.05.2025

Il libro di Wilhelm Halbfass, "Europa e India" (Carocci Editore, 684 pagine, 56 Euro, edizione italiana a cura di Raffaele Torella, traduzione di Diletta Falqui), racconta – come recita il sottotitolo – la "Storia di un incontro culturale". Molto tempo è passato da quando cominciarono ad arrivare in Grecia le prime notizie sull'India. Nei seguenti ventiquattro secoli l'Europa ha continuato a tenere puntato lo sguardo su di essa per genuino interesse e nello stesso tempo in cerca di un'alterità da utilizzare per costruire o rinsaldare la propria identità. All'Europa che la osservava, sognava, idealizzava, tentava di convertirla, ne faceva un oggetto di studio in bilico fra l'esaltazione e il sottile disprezzo, l'India rispondeva con il sovrano disinteresse che ha sempre riservato a ogni civiltà diversa dalla sua. Fino al momento in cui, con gli europei ormai in casa, non ha potuto evitare di prenderli in considerazione (diversamente dal passivo disdegno che aveva mostrato nei confronti della lunga occupazione islamica). A partire dagli inizi dell'Ottocento il neoinduismo accetta la sfida dell'Occidente, ritorcendogli anzi contro le sue pretese di superiorità. Halbfass descrive tutti i momenti salienti di questo dialogo millenario, nelle sue evidenze storiche e nei significati riposti, delineando con estrema acutezza il quadro di riferimento per intendere il presente e il futuro dell'incontro di queste due grandi civiltà.

L'autore del libro, Wilhelm Halbfass (Northeim, 1940-Bryn Mawr, 2000), è stato uno dei più geniali indologi del nostro tempo. Formatosi in filosofia europea e filologia classica tra Göttingen e Vienna, si concentrò poi sugli studi indologici. Dal 1974 al giorno della sua prematura scomparsa insegnò Filosofia dell'India all'Università della Pennsylvania, collaborando con prestigiose sedi, quali le Università di Monaco, Amburgo e Tokyo. La sua ricerca ha spaziato dalla filosofia dell'India premoderna all'epistemologia e alla filosofia comparata, fornendo un contributo tuttora insuperato. Oltre a India and Europe, tra le sue opere fondamentali ricordiamo Tradition and Reflection (SUNY Press, 1991) e On Being and What There Is (SUNY Press, 1992).

M. P.