Emilio Servadio in viaggio con Ernesto de Martino nel libro a cura di Biancamaria Puma
Emilio Servadio (1904-1995) è stato una figura di spicco del panorama culturale italiano del XX secolo: pioniere della ricerca psichica e della psicoanalisi nel panorama nazionale, parapsicologo, poeta, sessuologo, redattore dell'Enciclopedia Italiana e del Dizionario Enciclopedico Italiano. Nel libro "In viaggio con De Martino nella Lucania rurale tra magia e medicina popolare" (Alpes Edizioni, 391 pagine, 25 Euro), a cura di Biancamaria Puma, viene ricostruita - grazie a un cospicuo utilizzo di materiali d'archivio inediti - l'esperienza di Emilio Servadio nell'équipe che seguì Ernesto de Martino nelle sue spedizioni in Lucania.
Si tratta in particolare di materiali (testuali e fotografici) relativi alla spedizione svolta tra il 15 maggio e il 10 giugno del 1957 per lo studio dei guaritori e delle loro clientele. L'équipe etnografica era formata - oltre che da de Martino e Servadio - da Vittoria de Palma, Diego Carpitella, Adam Abruzzi, Romano Calisi, Mario Pitzurra e dal fotografo Ando Gilardi; e fece tappa ad Albano di Lucania, Castelsaraceno, Valsinni, San Costantino Albanese, Sant'Arcangelo, Bella, Oppido Lucano, Genzano di Lucania e Roccanova. Il materiale prodotto dalla spedizione, nell'ambito di un progetto finanziato dalla società statunitense Parapsychology Foundation, confluirà in seguito nel saggio di de Martino "Sud e Magia" che - insieme a "Morte e pianto rituale" e "La terra del rimorso" - forma la cosiddetta triade meridionalistica.
Nella ricerca Emilio Servadio ha un ruolo centrale sia per la sua già consolidata rete di relazioni internazionali - con le quali si riesce a concretizzare la spedizione - sia per la sua specifica indagine epistemologica incentrata sul connubio tra psicoanalisi e parapsicologia. L'interesse per tali discipline nacque molto presto e lo ha accompagnato lungo tutta la sua vita. Lesse, appena tredicenne, l'opera di Edouard Schuré "I grandi iniziati. Storia segreta delle religioni"; non soddisfatto dalla psicologia accademica si interessò di ipnosi, suggestione e del cosiddetto magnetismo animale enunciato da Franz Anton Mesmer.
L'incontro con de Martino fornisce a Servadio la possibilità di sperimentare e verificare sul campo i suoi studi e le sue riflessioni in un contesto - quello rurale lucano di metà Novecento - che ancora conservava istituti e credenze oramai del tutto scomparse nelle aree urbane italiane. L'indagine lucana si concentra sulle figure dei maghi-guaritori contadini e sulle loro clientele con un approccio - fattore all'epoca innovativo - multidisciplinare tra etnografia, medicina, psicologia, parapsicologia. Si tratta di uno snodo cruciale nella storia della cultura e degli studi per quello che riguarda il panorama nazionale (e non solo): quanto elaborato da de Martino - e dagli studiosi come Emilio Servadio che con lui collaborarono ai viaggi di ricerca nel Meridione - ha sedimentato metodologie, concezioni e approcci che diverranno tratti caratteristici di lungo corso negli studi italiani, riverberandosi ancora nel presente. Si segnala, infine, l'accurata prefazione di Giovanni Pizza, utile a contestualizzare e comprendere al meglio il contenuto del volume.
Massimiliano Palmesano