Due libri di Slow Food Editore raccontano come la pizza ha conquistato Napoli, l’Italia e il mondo

01.08.2022

Due libri pubblicati da Slow Food Editore sono molto indicati per quanti amano mangiare la piazza, ma allo stesso tempo sono desiderosi di conoscerne la storia, la cultura, le tradizioni napoletane e, più in generale, italiane. Quando nasce la pizza? Chi sono i pizzaioli? Qual è il loro mestiere? Le risposte in un libro, "Pizza. Una grande tradizione italiana" (352 pagine, 22 Euro), che racconta la storia di un grande successo che ha conquistato il mondo; a cura di Antonio Puzzi, con testi introduttivi di Tullio De Mauro, Marino Niola e Luciano Pignataro. Nel volume si trovano i consigli per scegliere gli ingredienti di base di questa eccellenza italiana - acqua, sale, farina e lievito - e per combinarli in modo da ottenere l'alchimia perfetta, unitamente ai prodotti per il condimento e la farcitura. Ma ci sono pure 16 storie illustrate di locali "simbolo" con le loro migliori ricette e, soprattutto, 386 indirizzi dove mangiare una buona pizza sparsi lungo tutta la penisola.

Ora accendiamo i riflettori su Napoli, la capitale mondiale della pizza. Dopo il successo della prima edizione, "Pizza. Una storia napoletana" (272 pagine, 16,50 Euro) torna in libreria in una versione completamente aggiornata, arricchita con nuovi contenuti e corredata di un affascinante repertorio di illustrazioni, con riproduzioni di documenti di archivio, mappe, fotografie e stampe inedite. In questo libro l'origine e la diffusione della pizza sono descritte e inquadrate storicamente, in un saggio che è il risultato di accurate ricerche e dell'elaborazione di documenti di prima mano. Tra indagine storica e curiosità antropologiche, tra pizzerie e pizzaiuoli, gli autori (Antonio e Donatella Mattozzi) ci riportano al clima che si viveva a Napoli dal Settecento fino ai primi del Novecento, in un lungo racconto che ci spiega come un cibo molto povero si sia poi affermato, in Italia e in tutto il mondo, come uno dei piatti più amati e consumati.

D. P.