Diverte e fa pensare lo spettacolo di Edoardo Erba al Teatro Tommasiello di Teano

Recensione teatrale di Irene Antonelli
Tanti applausi, anche a scena aperta, all'Auditorium "Mons. Tommasiello" di Teano (CE) per lo spettacolo teatrale "Strappo alla regola", scritto e diretto da Edoardo Erba. Brave e divertenti le protagoniste, Maria Amelia Monti e Cristina Chinaglia, in perfetta sintonia tra loro e con il regista Edoardo Erba. Interessante e intrigante la trama: siamo in un cinema e sullo schermo proiettano un film dell'orrore. Orietta, un personaggio secondario del film, sta per essere raggiunta da un misterioso assassino, ma riesce inaspettatamente a sfuggirgli… uscendo da uno strappo dello schermo. Si ritrova nella sala cinematografica deserta dove incontra Moira, la maschera del cinema. Moira pensa di essere impazzita, ma deve ricredersi perché Orietta è viva e le chiede aiuto. Temendo di perdere il posto di lavoro, Moira cerca di convincere Orietta a ritornare nel film per farsi assassinare. Ma Orietta è decisa a cambiare il suo destino. Mentre sullo schermo i personaggi del film girano a vuoto, Moira si confida: è una donna disperata, che vive una relazione tossica, da cui non riesce a uscire. Ora è Orietta a incoraggiare Moira a trovare lo "strappo" per scappare da una storia dell'orrore. E alla fine sarà proprio lei a salvarla. Con una inedita interazione fra Teatro e Cinema, con una comicità dai ritmi incalzanti, la nuova commedia di Edoardo Erba ci tiene sospesi in un mondo di mezzo fra realtà e fantasia, e va dritta al cuore, attraversando con leggerezza i nostri incubi peggiori. "Strappo alla regola" diverte e fa pensare.
Lo spettacolo non manca di riferimenti alle problematiche politiche e sociali, senza mai inciampare nella propaganda, ma volando alto e inducendo lo spettatore a un riflessione sul nostro tempo. Per esempio, accende i riflettori sulla delicatissima questione della precarietà che attanaglia tante persone e che ha cambiato (a nostro avviso, in peggio) la vita dei singoli e più in generale il mondo del lavoro. Una sottolineatura è pure rivolta alla scomparsa del marxismo dall'orizzonte culturale, facendo emergere il vuoto di idee e di prospettiva del dibattito, del confronto e del conflitto. Insomma, uno spettacolo che mette – come si dice – tanta carne a cuocere, prestandosi a una serie di letture, da quella propria della commedia alle interrogazioni che l'arte deve sempre porsi sui nodi e sugli snodi del momento storico attuale. Negli ultimi tempi, non sono state molte le nuove opere teatrali che hanno suscitato tanto interesse quale "Strappo alla regola", con grande merito di chi lo ha scritto e diretto (Edoardo Erba, professionista di notevole mestiere).
Crediti – "STRAPPO ALLA REGOLA", scritto e diretto da Edoardo Erba. Con Maria Amelia Monti e Cristina Chinaglia; e con Daniele Gaggianesi, Giuseppe Lelli, Francesco Meoni, Sabina Vannucchi, Fabio Zulli. Con la partecipazione di: (in video) Asia Argento, Marina Massironi, Sebastiano Somma. Scene Luigi Ferrigno/ Sara Palmieri, luci David Barittoni, costumi Grazia Materia, musiche Massimiliano Gagliardi. Produzione: Gli Ipocriti Melina Balsamo.
