“Demoni, venti e draghi”: il rapporto tra uomo e cataclismi nel libro di Amedeo Feniello

22.04.2022

Nel corso dei millenni le società umane si sono spesso confrontate con eventi catastrofici e cataclismi naturali che, non di rado, sono stati interpretati come segni tangibili dell'intervento di forze ed esseri soprannaturali nelle vicende terrene. Durante il Medioevo, e in particolare nel corso del 1300, il Vecchio Mondo venne attraversato da numerosi eventi naturali drammatici e devastanti come epidemie e pestilenze, inondazioni e piccole glaciazioni, carestie. In tale contesto le tre grandi civiltà del tempo, ovvero quella europea, quella islamica e quella cinese, riuscirono a costruire dei veri e propri "paesaggi adattativi" per affrontare le fasi di crisi. È quanto sostiene Amedeo Feniello in "Demoni, venti e draghi - Come l'uomo ha imparato a vincere catastrofi e cataclismi" (Laterza, 327 pagine, 20 Euro), un libro che conduce alla riscoperta di una grande lezione dimenticata proveniente dal passato.

Nel XIV secolo epidemie, catastrofi ambientali e cambiamenti climatici permisero la diffusione della convinzione che demoni, venti e draghi si stessero scatenando assieme al fine di punire il genere umano. In una sterminata area geografica che dalla Cina arrivava fino all'Europa si diffuse la peste nera, un'epidemia che appariva apocalittica, accompagnata da furiose inondazioni e giganteschi sciami di cavallette. Inoltre, da un estremo all'altro dell'Eurasia vennero avvertite le conseguenze di un profondo e repentino mutamento delle temperature. L'umanità dovette quindi affrontare culturalmente il trauma provocato da questi eventi drammatici. Ciò permise l'emersione di ciò che Amedeo Feniello definisce "paesaggi adattativi", ovvero di nuove forme di organizzazione e relazioni sociali, politiche ed economiche che proiettarono il mondo verso una fase storica nuova. "Demoni, venti e draghi" è un viaggio nel tempo e nello spazio sapientemente organizzato, capace di trasferire nel presente frammenti di una grande lezione, estremamente utile anche per ispirare riflessioni sull'attuale pandemia e su panorami di guerra globale.

Massimiliano Palmesano