Conflitto sociale e “fine della Storia” in Italia (1968-1992) in un libro di Elio Catania

09.03.2025

Il libro di Elio Catania, "Antiterrorismo" (Meltemi, 348 pagine, 24 Euro), racconta – come recita il sottotitolo – "Conflitto sociale e "fine della Storia" in Italia (1968-1992)". Il nuovo lavoro di Elio Catania si sviluppa attorno ai concetti – opposti ma complementari – di terrorismo e antiterrorismo. Sebbene si generino autonomamente, i due fenomeni sono infatti strettamente connessi, al punto che l'uno modella l'altro.
Più precisamente, per antiterrorismo s'intende quell'insieme di elementi – culture di governo e di polizia, codice penale, corpi speciali, legittimità concessa alla protesta – attraverso cui uno Stato si relaziona non solo ai fenomeni estremi di lotta armata, ma anche al conflitto sociale e alla violenza politica.
Nel volume, l'autore ricostruisce il quadro delle politiche di sicurezza a partire dagli anni Sessanta e traccia la storia dell'antiterrorismo in Italia individuando le linee di continuità e di rottura che l'hanno attraversata, fino a trovarvi un epilogo nella cosiddetta "fine della Storia": il presunto superamento del conflitto sociale e la negazione di qualsiasi alternativa all'ordinamento liberalcapitalistico, che hanno preso forma tra la fine della Guerra fredda e il collasso della Prima Repubblica.

L'autore del libro, Elio Catania, si è laureato in Storia dei conflitti nel mondo contemporaneo per poi conseguire un master in Public History. Si è occupato di progettazione di laboratori didattici a tema storico e ha realizzato i progetti di storia orale "Sopra il vostro settembre", sulla memoria dell'esilio cileno, e "Dhakira Project", sulla resistenza palestinese. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo Dopo le bombe (2019) e Confindustria nella Repubblica (1946-1975) (2021).

D. P.