Aprile 1945: la Liberazione di Torino in un libro di Gigi Padovani

13.09.2023

Il contributo della città di Torino alla lotta di liberazione dal nazifascismo è stato di grande rilevanza. Gigi Padovani nel suo libro "La liberazione di Torino – Aprile 1945: le sette giornate dell'insurrezione" (Edizioni del Capricorno, 235 pagine, 15 Euro) ripercorre le vicende storiche ora per ora, strada per strada, fabbrica per fabbrica. La scintilla che innescò l'insurrezione divampò mercoledì 18 aprile 1945, giornata in cui iniziarono gli scioperi nelle fabbriche. Proteste che, rispetto a quelle scoppiate nel 1943, si caratterizzarono per una maggiore politicizzazione del movimento operaio: incrociava le braccia compatto contro la Repubblica Sociale Italiana e le truppe tedesche di occupazione.

Il libro di Gigi Padovani è documentato e puntuale, la ricerca ricostruisce nel dettaglio i giorni che precedettero e seguirono il 25 aprile 1945: dagli scioperi del 18 aprile alla preparazione delle operazioni insurrezionali. Il testo tiene conto delle diverse forze in campo - quelle nazifasciste e quelle della Resistenza – grazie all'ausilio di mappe della città, della regione e di immagini d'epoca. Oltre che delle fonti documentali, l'autore si è avvalso di preziosissime testimonianze degli operai e dei partigiani che parteciparono alla liberazione della città: interviste effettuate negli anni Settanta da Padovani, raccolte dalla viva voce dei protagonisti delle vicende storiche analizzate e ora proposte per la prima volta ai lettori.

"La liberazione di Torino" è un testo capace di unire il rigore della ricerca storica alla passione che traspare dal racconto di frammenti di vita; in presa diretta le vicende della città in un momento fondamentale della storia del Novecento. Gigi Padovani contribuisce a una memoria attiva del movimento resistenziale da cui è nata la democrazia italiana.

Il volume è composto da quattro capitoli. Nel primo,"18 aprile: la prova generale", vengono descritti i momenti che precedettero l'ondata di scioperi nella città dove la componente operaia era la più forte d'Italia. Il secondo capitolo, "La città nella morsa", ripercorre la fase del conflitto e dell'occupazione nazista, in particolare sottolineando il contributo della figura di Dante Di Nanni tra vicende storiche e costruzione del mito. Il terzo, "Partigiani in città", si concentra sulle vicende legate al movimento armato di insurrezione: dalle storie di combattenti e staffette all'opera del CNL e dei Gap. "La battaglia di Torino", quarto e ultimo capitolo, è dedicato ai sette giorni di insurrezione e al contributo dato dagli operai delle fabbriche e dalle bande partigiane che dalle montagne scesero in città. Una memoria collettiva della lotta di liberazione.

Massimiliano Palmesano