“Il caso Kaufmann” al Teatro Carignano di Torino dal 31 ottobre al 5 novembre

24.10.2023

Come riferisce un comunicato stampa del Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale, "martedì 31 ottobre 2023, alle ore 19.30, debutta al Teatro Carignano IL CASO KAUFMANN di Giovanni Grasso, con la regia di Piero Maccarinelli. Protagonisti dello spettacolo Franco Branciaroli, Graziano Piazza, Viola Graziosi insieme a Franca Penone, Piergiorgio Fasolo, Alessandro Albertin, Andrea Bonella. Le scene sono di Domenico Franchi, le luci di Cesare Agoni, le musiche di Antonio Di Pofi e i costumi di Gianluca Sbicca.
Il caso kaufmann, prodotto dal Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale con Centro Teatrale Bresciano, Fondazione Atlantide – Teatro Stabile di Verona e Il Parioli, verrà replicato per la Stagione dello Stabile di Torino fino a domenica 5 novembre".Il comunicato così prosegue: "Un condannato a morte ebreo chiede di poter vedere il cappellano del carcere, perché pronto a convertirsi. In realtà Leo Kaufmann, interpretato da Franco Branciaroli, ha un altro scopo e il sacerdote, incuriosito dalla sua tragica vicenda e colpito dalla dignità del prigioniero, accetta di restare con lui in cella per le sue ultime ore. Ispirato a una storia vera, Il caso Kaufmann è la trasposizione teatrale dell'omonimo romanzo di Giovanni Grasso (Rizzoli), vincitore nel 2019 di numerosi riconoscimenti tra cui il Premio Capalbio per il romanzo storico, e racconta la sovversiva storia d'amore tra un anziano commerciante ebreo e una giovane ariana nella Germania nazista degli Anni Trenta".Il comunicato stampa riporta le seguenti "Note di regia di Piero Maccarinelli": "Molti sono i testi che, per fortuna, ci hanno parlato di quello che è successo al popolo ebraico dopo il 1933 in Germania e il '38 in Italia, e successivamente in tutta Europa. Ma non sono mai abbastanza per ricordare e non dimenticare l'orrore di quella persecuzione razziale. Ancora oggi, in molti paesi europei, lo spettro dell'antisemitismo si ripresenta in molte e variegate forme.
La scelta di Giovanni Grasso è quella di analizzare, attraverso le peripezie e i processi di Kaufmann, il tema dell'"inquinamento razziale". È un punto di vista poco indagato, ma estremamente interessante. Kaufmann sarebbe probabilmente andato a morte per il solo fatto di appartenere al popolo ebraico. Ma l'indagine a cui ci spinge Grasso è quella della banalità del male nella quotidiana delazione, nella fabbricazione di prove inesistenti, nel sadismo della costruzione di fatti mai accaduti, dove una semplice carezza da quasi padre a figlia viene trasformata in una orrenda seduzione contro natura.
Irene, ariana, viene mandata a Kaufmann, che è il migliore amico del padre, perché lui la possa aiutare con il lavoro. Da questo semplice scambio di favori fra un ebreo e un ariano si genera una macchina terribile di delazioni e sospetti, che porteranno Kaufmann, totalmente innocente, a una condanna a morte.
Credo che queste storie vadano raccontate senza sosta, per non dimenticare e per capire quanto banale possa essere il Male". Orari degli spettacoli: martedì, giovedì e sabato ore 19.30; mercoledì e venerdì ore 20.45; domenica ore 16.00. La foto che pubblichiamo è di Laila Pozzo.

M. P.