Dal romanzo di Nicola Lagioia al teatro: “La ferocia” al Gobetti di Torino

11.02.2024
Foto di Daniele Spanò
Foto di Daniele Spanò

Martedì 13 febbraio 2024, alle ore 19,30 - riferisce un comunicato stampa del Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale - va in scena al Teatro Gobetti La ferocia, creazione del collettivo VicoQuartoMazzini (Premio Hystrio 2021) tratta dal romanzo di Nicola Lagioia, che è valso all'autore il Premio Strega nel 2015 e il Premio Mondello. L'adattamento del testo è di Linda Dalisi e la regia dello spettacolo è di Michele Altamura e Gabriele Paolocà. Saranno in scena Roberto Alinghieri, Michele Altamura, Leonardo Capuano, Enrico Casale, Gaetano Colella, Francesca Mazza, Gabriele Paolocà, Andrea Volpetti. Le scenografie sono di Daniele Spanò, il disegno luci di Giulia Pastore, le musiche di Pino Basile, i costumi di Lilian Indraccolo.

"La ferocia", prodotto da SCARTI Centro di Produzione Teatrale d'Innovazione, Elsinor Centro di Produzione Teatrale, LAC Lugano Arte e Cultura, Romaeuropa Festival, Tric Teatri di Bari, Teatro Nazionale Genova, verrà replicato per la stagione in abbonamento dello Stabile fino a domenica 18 febbraio 2024.

Il comunicato così prosegue: "Vittorio Salvemini è venuto dal nulla e, come da copione, vuole tutto. Costruttore pugliese arrivato a Bari poco più che trentenne, dagli anni '70 in poi ha inanellato una serie di successi professionali che l'hanno portato a essere proprietario di cantieri edili su cui non tramonta mai il sole, da Bari a Phuket, passando per Parigi e Istanbul. Solo le contraddizioni di qualunque ascesa sfrenata riusciranno a mandare in frantumi le sue sicurezze. A queste è legata la morte della figlia Clara, trovata nuda e ricoperta di sangue sulla provinciale che collega Bari a Taranto. La Ferocia mette in scena il trionfo e la rovina della rabbia cieca dell'Occidente. Lo fa raccontando la storia della famiglia Salvemini, una saga familiare in cui le colpe dei padri si annidano nella debolezza dei figli. Un bestiario della nostra incapacità di sopprimere l'istinto di prevaricazione e il nostro essere perennemente incatenati alle leggi della natura. La vicenda dei Salvemini ha il calore di una tragedia contemporanea, particolare e universale allo stesso tempo, e si nutre delle parole nate dalla penna di un grande romanziere, nato e cresciuto in un Sud da sempre attraversato da grandi narrazioni".

Foto di Francesco Capitani
Foto di Francesco Capitani

"Con La Ferocia – conclude il comunicato stampa - ci concediamo la possibilità di raccontare il Sud non come un'eccezione ma come la regola. E di conseguenza ci chiediamo: il Sud può essere una sineddoche? Può assurgere al ruolo di protagonista del dramma di un mondo fuor di squadra, dove il crollo economico dell'occidente e l'incomunicabilità tra sostenibilità ambientale e progresso siano soltanto alcuni dei sottotesti che ci rifiutiamo di interpretare? In fondo il Sud conosce bene questa parte, l'ha imparata a memoria molti secoli fa, ripetendola sottovoce, e ora è pronta a rivelarla a un'umanità che ha smesso di allungare i suoi tentacoli per avvinghiarsi attorno a narrazioni di sistemi economici, sociali e politici stantii, incapaci ormai di tradurre i cambiamenti del presente. Nata dall'incontro tra Michele Altamura e Gabriele Paolocà, VicoQuartoMazzini (Premio Hystrio 2021 come miglior compagnia emergente) attraversa scritture originali e rivisitazioni di grandi classici del teatro e della letteratura. L'intento del suo impegno è quello di rivelare le grandi storie capaci di indagare le impellenze del nostro tempo raccontandole attraverso le molteplici possibilità dell'arte scenica e performativa. Tra gli ultimi lavori: Livore. Mozart & Salieri (2020), prodotto da SCARTI Centro di Produzione Teatrale d'Innovazione e Festival delle Colline Torinesi; Vieni su Marte (2018) sostenuto da Mibact e SIAE nell'ambito dell'iniziativa "Sillumina"; Leave the Kids Alone (2018), installazione prodotta da Fabulamundi Playwriting Europe; Karamazov (2017), progetto speciale ospitato al debutto dal Teatro Petruzzelli di Bari; Little Europa (2016) riscrittura de ll piccolo Eyolf di Henrik Ibsen, selezionato dall'Ibsen Festival di Oslo; Amleto Fx (2015), Premio In-box e Direction Under 30. Per Rai Radio3 realizzano Chi semina vento (2019), radiodramma originale ispirato a "La guerra dei mondi" di Orson Welles e Vivere è guerra con i troll del cuore e del cervello (2015), un omaggio a Henrik Ibsen".

Massimiliano Palmesano